Fonte: IDVstaff
Vorrei ringraziare tutte le persone che, in questi mesi, mi hanno aiutato facendo campagna elettorale a porta a porta e attraverso i blog. Li ringrazio ancora di più, se penso alla censura pressoché totale da parte della stampa italiana: a questo punto è d'obbligo ingraziare la stampa estera per quello che sta facendo, perché sta cercando di portare fuori il marcio che c'è dietro il governo italiano.
Un governo, secondo me, fascista, piduista e razzista. Rivolgo le mie scuse alla stampa estera per le accuse rivoltegli dal Presidente del Consiglio, per quanto io non mi senta rappresentata da Berlusconi, però purtroppo Berlusconi parla a nome di tutti gli italiani. Poiché mi sento profondamente orgogliosa di essere italiana, rivolgo io le scuse per quest'individuo e chiedo loro, invece, di continuare a occuparsi di questo Paese. Non ha importanza, ne stiamo uscendo veramente male nei confronti degli altri Paesi, però è meglio parlare di quello che c'è e dire le cose in maniera molto chiara.
Quello che più mi fa stare male, che più mi indigna, non sono tanto le vicende personali e intime del Presidente del Consiglio: quello che più mi indigna è che lui è un piduista, tessera 1816, e con lui, all'interno di quel governo, ci sono tanti altri piduisti. Mi fa stare male che non ne abbia mai parlato nessuno.
In Italia l'informazione, anziché rappresentare il quarto potere, si è limitata a fare il cane da compagnia anziché il cane da guardia. La stampa estera sta dimostrando che cosa significa fare informazione: sta a dimostrando che chi fa il giornalista non può parteggiare da una parte o dall'altra, il giornalista ha il dovere di riportare le notizie nell'esclusivo interesse di un popolo. Ringrazio anche il capo dello Stato Napolitano che, il 2 giugno, ha lanciato un monito durissimo e ha fatto bene: ha detto che questa è stata una campagna elettorale fuori tono e che non si è parlato di programmi elettorali e di europee. Mi dispiace anche che, proprio il 2 giugno, il capo dello Stato sia stato oltraggiato dalle più alte cariche dello Stato e dai Ministri, tra i quali Roberto Maroni, che nonostante sia un pregiudicato, però purtroppo è anche un Ministro di questa Repubblica, Ministro dell'Interno tra le altre cose e lui, come sempre, ha disertato il 2 giugno. Probabilmente perché a lui la Repubblica italiana non dice assolutamente nulla!
A questo punto faccio una riflessione: vorrei ricordare che Maroni è il Ministro della Repubblica Italiana e che prende i soldi, prenderà un lauto stipendio e lo prende in nome dei cittadini italiani, pagato dai cittadini italiani e lo prende proprio in nome della Repubblica Italiana. Per cui, se a lui la Repubblica Italiana non dice nulla, lo inviterei a essere un po' più coerente e a dimettersi dalla sua carica istituzionale.
Ho notato per l'ennesima volta degli atteggiamenti inqualificabili da parte di Silvio Berlusconi, che ieri non solo è arrivato in ritardo alla parata, ma per lui è un'abitudine: lui ha sempre degli impegni molto più importanti degli altri, ma nei suoi atteggiamenti, che sono stati mandati ieri su tutte le tv, lui più volte ha dimostrato con i fatti e non solo con le parole, qualora ce ne fosse bisogno, che non stima e non nutre ammirazione per nulla, tanto meno per quelle persone che ieri, con addosso una divisa, sfilavano in nome della Repubblica Italiana.
Vedete, non so cosa accadrà : sono molto fiduciosa, e devo dire che in questi mesi ciò che più mi ha fatto felice è che gli italiani con cui ho parlato cominciavano a parlare tutti di resistenza. Questa è la vittoria più grande. Parlare di resistenza significa oggi difendere la nostra Costituzione, Costituzione per cui ricordo che sono morti tantissimi italiani; parlare di resistenza oggi significa parlare di democrazia, di rispetto democratico e rispetto dei diritti umani: vi ricordo che, per la democrazia, per la Costituzione, per l'Italia, per quel tricolore sono morte migliaia di persone e io è con loro che prendo un impegno, a loro e a tutti gli italiani: non solo non smetterò mai di difendere questo Paese come posso, ma non mollerò mai! La democrazia e la nostra Carta Costituzionale sono al primo posto nella mia battaglia e vorrei ricordare che l'Italia dei Valori è stato l'unico partito a parlare di economia verde, è stato l'unico partito a parlare di acqua pubblica, a parlare di raccolta differenziata e di strategia rifiuti zero. Noi abbiamo detto no agli inceneritori, ai rigassificatori, alle centrali nucleari, a tutte quelle opere inutili e straordinarie come il ponte sullo Stretto di Messina. Vogliamo parlare di lavoro, vogliamo parlare di occupazione: ho parlato con i lavoratori della FIAT di Pomigliano d'Arco, con i lavoratori della Safi, ho fatto visita a tantissimi presidi che erano tra gli stabilimenti che stavano per chiudere. In Italia quotidianamente centinaia di persone sono in cassa integrazione o rischiano il licenziamento e è a quelle persone che devo dare le risposte e alle persone a cui ho garantito un impegno totale, soprattutto all'interno di quel Parlamento europeo. Voglio che i cittadini italiani possano sapere che cosa accade all'interno del Parlamento europeo, voglio che sappiano quanti soldi vengono stanziati per il nostro Paese e dove vanno a finire. Vorrei soltanto dirvi, a questo punto, che nel 2010 arriveranno in Italia dall'Unione Europea 138 miliardi di Euro: chissà dove andranno a finire!
Voglio continuare a garantire a tutte le persone che, come me, continuano a credere in questo Paese, vogliono essere orgogliose e soprattutto intendono battersi per il futuro di questo Paese che non è vero che i giovani sono il futuro di questo Paese: alla parte più giovane di questo Paese stiamo regalando la deriva morale, dobbiamo impegnarci tutti, dobbiamo sbracciarci tutti e dobbiamo ripartire, dobbiamo costruire un Paese, dobbiamo costruire una coscienza, una sensibilità e soprattutto dobbiamo capire che un Paese che non ha memoria è un Paese che non ha futuro. Ecco perché vi voglio chiedere di continuare a stare con noi in prima fila, noi abbiamo tante risposte da dare, ma abbiamo soprattutto da dare un esempio ai nostri ragazzi. Sono morte tantissime persone, voglio cominciare a sperare che quel fresco profumo di libertà , di cui parlava Paolo Borsino, sia oggi più che mai vicino: dipende soltanto da noi e ecco perché vi chiedo di andare a votare e di votare non le ideologie, ma le idee. Vi chiedo di andare a votare le persone che, in questi anni, si sono impegnate a difesa di questo Paese e hanno continuato a mantenere la schiena dritta. Vi chiedo di non abbassare la testa, di non abbassare mai lo sguardo.
Io, per uno strano gioco del destino, mi ritrovo a volermi occupare tenacemente di fondi europei: per uno strano gioco del destino, perché tanti anni fa è stato ucciso un giornalista dalla mafia perché aveva scoperchiato anche delle truffe perpetrate ai danni dell'Unione Europea, truffe ai danni di Agenda 2000. Oggi voglio che quell'opera venga continuata, voglio che gli italiani sappiano che cosa accade all'interno del Parlamento Europeo e, soprattutto, spero e ci credo: spero che gli italiani possano ritornare a appropriarsi della politica, quella vera, quella con la P maiuscola, quella che si può fare in mezzo alla gente, quella che si deve fare quotidianamente e non quella tessuta sulle teste degli italiani. Io è a tutte queste persone che lancio un appello e a cui faccio una sola promessa non nell'interesse dell'individuo, ma nell'interesse della collettività : provo un amore spassionato per il mio tricolore, provo un amore incredibile per la mia Costituzione e per il mio Paese. Non solo voglio continuare ad essere orgogliosa, ma voglio che i nostri figli possano continuare ad essere orgogliosi del proprio Paese!
NOSTRO COMMENTO: Brava Sonia! Condivido tutto quanto hai detto perché ritengo che lo abbia detto con sincerità e coraggio che ti fanno onore. Mi auguro di vederti al Parlamento Europeo assieme a De Magistris. Ad maiora ad entrambi.
Quello che più mi fa stare male, che più mi indigna, non sono tanto le vicende personali e intime del Presidente del Consiglio: quello che più mi indigna è che lui è un piduista, tessera 1816, e con lui, all'interno di quel governo, ci sono tanti altri piduisti. Mi fa stare male che non ne abbia mai parlato nessuno.
In Italia l'informazione, anziché rappresentare il quarto potere, si è limitata a fare il cane da compagnia anziché il cane da guardia. La stampa estera sta dimostrando che cosa significa fare informazione: sta a dimostrando che chi fa il giornalista non può parteggiare da una parte o dall'altra, il giornalista ha il dovere di riportare le notizie nell'esclusivo interesse di un popolo. Ringrazio anche il capo dello Stato Napolitano che, il 2 giugno, ha lanciato un monito durissimo e ha fatto bene: ha detto che questa è stata una campagna elettorale fuori tono e che non si è parlato di programmi elettorali e di europee. Mi dispiace anche che, proprio il 2 giugno, il capo dello Stato sia stato oltraggiato dalle più alte cariche dello Stato e dai Ministri, tra i quali Roberto Maroni, che nonostante sia un pregiudicato, però purtroppo è anche un Ministro di questa Repubblica, Ministro dell'Interno tra le altre cose e lui, come sempre, ha disertato il 2 giugno. Probabilmente perché a lui la Repubblica italiana non dice assolutamente nulla!
A questo punto faccio una riflessione: vorrei ricordare che Maroni è il Ministro della Repubblica Italiana e che prende i soldi, prenderà un lauto stipendio e lo prende in nome dei cittadini italiani, pagato dai cittadini italiani e lo prende proprio in nome della Repubblica Italiana. Per cui, se a lui la Repubblica Italiana non dice nulla, lo inviterei a essere un po' più coerente e a dimettersi dalla sua carica istituzionale.
Ho notato per l'ennesima volta degli atteggiamenti inqualificabili da parte di Silvio Berlusconi, che ieri non solo è arrivato in ritardo alla parata, ma per lui è un'abitudine: lui ha sempre degli impegni molto più importanti degli altri, ma nei suoi atteggiamenti, che sono stati mandati ieri su tutte le tv, lui più volte ha dimostrato con i fatti e non solo con le parole, qualora ce ne fosse bisogno, che non stima e non nutre ammirazione per nulla, tanto meno per quelle persone che ieri, con addosso una divisa, sfilavano in nome della Repubblica Italiana.
Vedete, non so cosa accadrà : sono molto fiduciosa, e devo dire che in questi mesi ciò che più mi ha fatto felice è che gli italiani con cui ho parlato cominciavano a parlare tutti di resistenza. Questa è la vittoria più grande. Parlare di resistenza significa oggi difendere la nostra Costituzione, Costituzione per cui ricordo che sono morti tantissimi italiani; parlare di resistenza oggi significa parlare di democrazia, di rispetto democratico e rispetto dei diritti umani: vi ricordo che, per la democrazia, per la Costituzione, per l'Italia, per quel tricolore sono morte migliaia di persone e io è con loro che prendo un impegno, a loro e a tutti gli italiani: non solo non smetterò mai di difendere questo Paese come posso, ma non mollerò mai! La democrazia e la nostra Carta Costituzionale sono al primo posto nella mia battaglia e vorrei ricordare che l'Italia dei Valori è stato l'unico partito a parlare di economia verde, è stato l'unico partito a parlare di acqua pubblica, a parlare di raccolta differenziata e di strategia rifiuti zero. Noi abbiamo detto no agli inceneritori, ai rigassificatori, alle centrali nucleari, a tutte quelle opere inutili e straordinarie come il ponte sullo Stretto di Messina. Vogliamo parlare di lavoro, vogliamo parlare di occupazione: ho parlato con i lavoratori della FIAT di Pomigliano d'Arco, con i lavoratori della Safi, ho fatto visita a tantissimi presidi che erano tra gli stabilimenti che stavano per chiudere. In Italia quotidianamente centinaia di persone sono in cassa integrazione o rischiano il licenziamento e è a quelle persone che devo dare le risposte e alle persone a cui ho garantito un impegno totale, soprattutto all'interno di quel Parlamento europeo. Voglio che i cittadini italiani possano sapere che cosa accade all'interno del Parlamento europeo, voglio che sappiano quanti soldi vengono stanziati per il nostro Paese e dove vanno a finire. Vorrei soltanto dirvi, a questo punto, che nel 2010 arriveranno in Italia dall'Unione Europea 138 miliardi di Euro: chissà dove andranno a finire!
Voglio continuare a garantire a tutte le persone che, come me, continuano a credere in questo Paese, vogliono essere orgogliose e soprattutto intendono battersi per il futuro di questo Paese che non è vero che i giovani sono il futuro di questo Paese: alla parte più giovane di questo Paese stiamo regalando la deriva morale, dobbiamo impegnarci tutti, dobbiamo sbracciarci tutti e dobbiamo ripartire, dobbiamo costruire un Paese, dobbiamo costruire una coscienza, una sensibilità e soprattutto dobbiamo capire che un Paese che non ha memoria è un Paese che non ha futuro. Ecco perché vi voglio chiedere di continuare a stare con noi in prima fila, noi abbiamo tante risposte da dare, ma abbiamo soprattutto da dare un esempio ai nostri ragazzi. Sono morte tantissime persone, voglio cominciare a sperare che quel fresco profumo di libertà , di cui parlava Paolo Borsino, sia oggi più che mai vicino: dipende soltanto da noi e ecco perché vi chiedo di andare a votare e di votare non le ideologie, ma le idee. Vi chiedo di andare a votare le persone che, in questi anni, si sono impegnate a difesa di questo Paese e hanno continuato a mantenere la schiena dritta. Vi chiedo di non abbassare la testa, di non abbassare mai lo sguardo.
Io, per uno strano gioco del destino, mi ritrovo a volermi occupare tenacemente di fondi europei: per uno strano gioco del destino, perché tanti anni fa è stato ucciso un giornalista dalla mafia perché aveva scoperchiato anche delle truffe perpetrate ai danni dell'Unione Europea, truffe ai danni di Agenda 2000. Oggi voglio che quell'opera venga continuata, voglio che gli italiani sappiano che cosa accade all'interno del Parlamento Europeo e, soprattutto, spero e ci credo: spero che gli italiani possano ritornare a appropriarsi della politica, quella vera, quella con la P maiuscola, quella che si può fare in mezzo alla gente, quella che si deve fare quotidianamente e non quella tessuta sulle teste degli italiani. Io è a tutte queste persone che lancio un appello e a cui faccio una sola promessa non nell'interesse dell'individuo, ma nell'interesse della collettività : provo un amore spassionato per il mio tricolore, provo un amore incredibile per la mia Costituzione e per il mio Paese. Non solo voglio continuare ad essere orgogliosa, ma voglio che i nostri figli possano continuare ad essere orgogliosi del proprio Paese!
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