Abolizione province: chi fa sul serio e chi no
FONTE:massimodonadi
Le province in Italia sono 110 e costano 13 miliardi di euro l’anno. In campagna elettorale, tutti, centrodestra e centrosinistra, hanno detto di volerle abolire. Passate le elezioni, non se ne è più parlato.
Oggi, a 17 mesi di distanza, dopo un anno e mezzo di battaglie, Italia dei Valori è riuscita a portare la sua proposta di legge per l’abolizione delle province in Aula.
Lunedì prossimo, 12 ottobre, tutti i partiti saranno chiamati ad esprimere il loro voto. Vedremo chi manterrà fede alle promesse e chi racconta frottole.
NOSTRO COMMENTO: Rimaniamo in vigile attesa
andrea rubiu said:
... L’abolizione delle provincie è stato un tema molto vantato e trattato durante le scorse campagne elettorali nazionali. Un tema tra l’altro che ha raccolto molto favore da parte dell’opinione pubblica perché chiunque sa e capisce che provincie significa costi maggiori per il pubblico. In altre parole una quantità eccessiva di soldi pubblici che vanno destinati a mantenere in piedi delle istituzioni talvolta veramente inutili. Io posso fare l’esempio della mia regione, la Sardegna che, come noto ha una lunghezza da Nord a Sud di circa 300 km e una larghezza da est a ovest di circa 200 km per un totale di circa 400 comuni e circa 1.500.000 abitanti. Si è passati dalle storiche 4 a ben 8 provincie. È osceno perché molte sono vicine alle altre e il numero di individui che vengono rappresentati è spesso molto ristretto. In questo senso si sta facendo valere il leader dell’UDC Pierferdinando Casini il quale continua a chiedere in Parlamento di sciogliere tali provincie e dove necessario conferire le competenze agli enti esistenti. Pare proprio questa la proposta ottimale, moderata e concreta poiché rappresenta un risparmio di fondi pubblici e il mantenimento di una parte dei posti di lavoro. Perciò complimenti all’onorevole Casini! |
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Mimmo d'Amone said:
... Caro Fernando leggendo il suo articolo, posso dirle di condividere pienamente l'abolizione alle provincie, perchè le competenze delle province potrebbero essere distribuite fra gli enti esistenti così da fare economia. Anche in Puglia da 5 siamo passati a 6 con la famosa-curiosa provincia BAT(barletta-andria-trani)..ma non mi trova d'accordo per le critiche al partito dell'UDC del Presidente Casini. L'UDC si trova all'opposizione, non è in maggioranza, non lo era nenche con il governo Prodi, perciò come può insinuare che l'UDC si butti dove tira il vento? Se fosse vero quello che dice l'UDC e i suoi Parlamentari non criticherebbero l'attuale governo, le sue leggi ad personam, la vergogna dello scudo fiscale..non siederebbero nei banchi dell'opposizione.Se poi lei preferisce al Presidente Casini un politico come Di Pietro, che urla, offende, si veste con la coppola offendendo soltanto la Regione Sicilia, be allora l'UDC non potrà mai piacerle..Siamo per una critica costruttiva, rispettosa, con unico scopo il bene per il paese. L'UDC valuta candidati e programmi seri, poi in politica lei sicuramente mi insegna che non ci sono vittorie scontate. Stia sicuro che l'UDC non fa scelte per accaparrarsi un assessorato, ministero o altri incarichi, l'UDC sceglie solo la strada che possa solo portare serenità alle famiglie, lustro e dignità alla nostra Italia. Mimmo d'Amone |
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antonio di matteo said:
... io sarei anche a favore dell'abolizione delle province, ma sorge un altro problema: ricollocare i dipendenti che ci lavorano dentro, dare una poltrona ai politici che ne restano senza, creare nelle grandi e popolose regioni dei decentramenti per non affaticare ulteriormente la burocrazia. altra soluzione è dare veri poteri, vere competenze, veri doveri alle province. dando veri poteri alle province si alleggerisce il potere dello stato centrale, si valorizza la classe dirigente locale, si valorizza la centralità e territorialità delle istituzioni. condizione necessaria per una ristrutturazione seria dell'amministrazione pubblica locale è accorpare realtà simili e non aumentare a dismisura il numero di enti e partecipate pubbliche. meno province (senza eliminarle), più servizi per il cittadino. resta comunque condivisibile la campagna politica dell'udc che dimostra la poca serietà del pdl e del pd nel mantenere gli impegni. |
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Conte di Cavour said:
... Non sono d’accordo con la proposta per l’abolizione delle provincie, prima di tutto per un fatto culturale tipicamente italiano, ci sentiamo più uniti alla nostra provincia piuttosto che alla nostra regione, parlando per assurdo, sarei più favorevole all’abolizione delle regioni. Va bene i poteri delle provincie cosi come sono state ripartite dallo stato, le fanno sembrare (o lo sono) enti inutili, cerchiamo di trovare una soluzione per non abolirle, magari togliendo qualche potere alle regioni. |
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Samantha Pinna said:
... Fino a questo momento gli unici partiti che avevano realmente parlato di abolizione delle province erano stati PDL e UDC, con l'unica differenza che il PDL, pur avendo vinto le elezioni, non ha portato avanti quanto aveva sostenuto in campagna elettorale. L'UDC ha sempre continuato a insistere sull'esigenza di eliminare le province, organi, come tutti ben sappiamo, costosi e quasi sempre scarsamente utili. E' inutile che ora l'IDV cerchi di appropriarsi di iniziative che non le sono mai appartenute... Certamente è importante che tutti gli schieramenti politici siano a favore dell'eliminazione delle province affinchè TUTTO il parlamento voti affinchè questo avvenga davvero. Peccato che, secondo me, pur di fare da bastian contrario a Berlusconi, i parlamentari dell'IDV, qualora il governo si decidesse a realizzare sul serio l'eliminazione delle province, lascerebbero da parte i loro buoni propositi votando contro questo provvedimento... d'altronde la loro politica non è sempre stata quella di andare contro a Berlusconi sempre e comunque? |
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Marcello90 said:
... Abolire le provincie, secondo me, è necessario. Con la loro abolizione e il trasferimento delle competenze agli altri enti locali, si risparmierebbe una cifra non indifferente di denaro, che potrebbe essere distribuita alle famiglie e alle imprese. In campagna elettorale, tutti l'hanno promesso, ma poi è caduto tutto nel vuoto. Come sempre, l'unica opposizione responsabile è l'UDC, che voterà a favore dell'abolizione. Mentre i due "contenitori vuoti" pensano ad altro, l'UDC mantiene le promesse fatte in campagna elettorale, e cerca, per quanto gli è possibile, di portare al centro dell'attenzione i veri problemi degli italiani. |
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Salvatore Guarino said:
... Dopo parecchi anni in cui sia il comune cittadino,sia il politico hanno discusso e perorato la causa dell'abolizione delle province,credo che adesso il momento sia propizio per attuare questa misura.Da non molto tempo,si è assistito perdipiù ad un proliferarazione dissennata di nuove province.La Sardegna adesso ha ben otto enti intermedi.La Puglia ed anche altre regioni,hanno ottenuto nuove provincie,dall'accordo di diversi comuni,con la dislocazione dei vari uffici nel territorio.Eliminando questo ente inutile,buono soltanto nel parcheggiare politici non rieletti nelle varie tornate elettorali,si risparmierebbero gli stipendi per i presidenti,gli assessori,gli affitti per le sedi che ospitano questa istituzione,le quali sono quasi sempre allocate in zone centrali e costose dei capoluoghi di provincia.I dipendenti comunali sarebbero trasferiti presso altri enti,si darebbe in questo modo una corposa sforbiciata ai costi che la politica comporta.Il passo successivo dovrebbe essere la riduzione del numero dei deputati e la conseguente decurtazione dei loro stipendi.Sappiate che in Spagna un onorevole percepisce euro 2000,00 al mese!! |
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