23 novembre 2024
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Cosentino: mozione di sfiducia.

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Caso Cosentino: Bersani, firma la mozione di sfiducia

Fonte:IDVstaff

L'onorevole Nicola Cosentino, oltre che parlamentare, e' sottosegretario al ministero dell'Economia. Non è un "sottosegretario" qualsiasi, e' un "soprasegretario": è il capo del Cipe, quindi del massimo organo economico che gestisce i soldi dello Stato. Chi e' Nicola Cosentino?

La quattrocento pagine della richiesta di autorizzazione a procedere all’arresto emanata dai giudici campani e inviata alla Camera, dicono che Cosentino è un associato esterno della criminalità organizzata. In pratica: un componente esterno del clan dei Casalesi, la peggior organizzazione criminale camorristica presente in questo momento, e forse di tutti i tempi, nel nostro Paese.

E' vero? Non è vero? Ho letto le quattrocento pagine dell’ordinanza con i quali i giudici chiedono l’arresto del sottosegretario del Pdl. Ma non possono arrestarlo perché è un parlamentare. Infatti, siccome è un deputato, la Camera deve dare l'autorizzazione all'arresto e, a parte l'Italia dei Valori, nessuno vuole concederla. Questo “giudice cattivone” non è comunista, ma è una persona che, semplicemente, si intestardisce per scoprire se un parlamentare, capo del Cipe, è anche un camorrista.

Credo che si debba dare l'autorizzazione a procedere ma, al contrario, il Parlamento sembra sia orientato a non concederla. E' una volgarità morale: Cosentino, almeno, si dimetta dal Governo; faccia il parlamentare ma non rimanga membro del Governo. Non possiamo lasciargli le “chiavi del Cipe” se ci sono delle persone che lo accusano di aver intrattenuto rapporti con la camorra e il clan dei Casalesi.

La cosa ancora più grave è un'altra. Noi dell'Italia dei Valori abbiamo presentato una mozione affinché il Parlamento voti la sfiducia nei confronti di Cosentino (scarica e leggi la mozione). Sono stato avvicinato da parlamentari del centrodestra, stufi di essere rappresentati in questo modo, che mi hanno incoraggiato ad andare avanti e chiedere il voto segreto, perché nel segreto dell'urna voteranno anche loro per la sfiducia.

La regola dice che ci vogliono 60 parlamentari per firmare la mozione di sfiducia e per metterla ai voti. Noi dell'Italia dei Valori siamo 25. Ho chiesto a Bersani di far firmare la mozione di sfiducia contro Cosentino anche dai parlamentari del Partito Democratico e la risposta che ho ottenuto è stata: “No, siccome lo avete fatto voi dell'Italia dei Valori, non metto la firma sotto la vostra”. Che metta pure la sua firma sopra la mia, ma che firmi questo documento!

Sapete cosa mi ha risposto Bersani? Che la mozione di sfiducia l'avevano già depositata loro al Senato l'anno scorso, ma che non è mai stata messa all'ordine del giorno. Non è questo il problema: mettete all'ordine del giorno la mozione del Senato, che abbiamo già cofirmato, senza vergogna alcuna, poiché non soffriamo del complesso di inferiorità! Saremo meno numerosi, ma tonici, quanto basta per non sentirci secondi a nessuno.

Detto questo, Bersani, firma prima tu alla Camera, firma prima tu al Senato, ma ti prego, metti in condizione il Parlamento di mettere all'ordine del giorno la mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario Cosentino. Ne va del bene degli italiani, non è importante il diritto di primogenitura che, se vorrai, ti riconoscerò senza dubbio alcuno, per l'amor di Dio.

Leggi anche:

Mozione di sfiducia per Cosentino (www.italiadeivalori.it).

MOZIONE

La Camera,

premesso che:

nei confronti dell'onorevole avvocato Nicola Cosentino, sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, il G.I.P. Piccirillo, della Procura di Napoli, ha inoltrato alla Camera dei Deputati la richiesta di autorizzazione a procedere all’esecuzione dell’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa in data 9 novembre nel procedimento n. 36856/01 R.G.N.R. che vede indagato lo stesso On. Cosentino per la supposta violazione degli articoli 110-416 bis c.p., ovvero concorso esterno in associazione di stampo camorristico;

la misura della custodia cautelare in carcere è stata richiesta al G.I.P. dai Pubblici Ministeri della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli a partire dal 17 febbraio 2009 e reiterata più volte;

i Pubblici Ministeri hanno descritto i seguenti fatti nella contestazione cautelare formulata nei confronti dell’On. Cosentino: «perché pur non essendo inserito organicamente ed agendo nella consapevolezza della rilevanza causale dell’apporto reso e della finalizzazione dell’attività agli scopi dell’associazione di tipo mafioso denominata “clan dei casalesi”», «in particolare contribuiva, con continuità e stabilità, sin dagli anni ‘90, a rafforzare vertici ed attività del gruppo camorristico facente capo alle famiglie Bidognetti e Schiavone (dal quale sodalizio riceveva puntuale sostegno elettorale in

occasione delle elezioni a cui il Cosentino partecipava quale candidato divenendo consigliere provinciale di Caserta nel 1990, consigliere regionale della Campania nel 1995, deputato per la lista di Forza Italia nel 1996 e, quindi, assumendo gli incarichi politici prima di Vice Coordinatore e poi di Coordinatore del partito di Forza Italia in Campania, anche dopo aver terminato il mandato parlamentare nel 2001) attraverso le seguenti condotte:

- garantendo il permanere dei rapporti tra imprenditorialità mafiosa,amministrazioni pubbliche e comunali;

- assicurando il perpetuarsi delle dinamiche criminali economiche, esemplificativamente esercitando indebite pressioni nei confronti di enti prefettizi per incidere, come nel caso della ECO4 s.p.a., sulle procedure dirette al rilascio delle certificazioni antimafia in situazioni nelle quali erano ravvisabili elementi ostativi al rilascio delle certificazioni stesse ovvero attivandosi ancora, con enti prefettizi e/o strutture del Ministero dell’Interno, al fine di impedire, come nel caso del Comune di Mondagrone, il corretto dispiegarsi della procedura finalizzata allo scioglimento dell’ente locale per infiltrazione mafiosa;

- creando e co-gestendo monopoli d’impresa in attività controllare dalle famiglie mafiose, quali l’ECO4 s.p.a, e nella quale il Cosentino esercitava – in posizione sovraordinata a Giuseppe Valente, Michele Orsi e Sergio Orsi – il reale potere direttivo e di gestione, così consentendo lo stabile reimpiego dei proventi illeciti; sfruttando dette attività di impresa per scopi elettorali, anche mediante l’assunzione di personale e per diverse utilità; Condotta delittuoso avvenuta in provincia

di Caserta sin dall’inizio degli anni ’90 e perdurante» tale dichiarazione va naturalmente ricollegata alle deposizioni rese più volte da diversi collaboratori di giustizia e in particolare da Carmine Schiavone che già nel 2000 riferiva di presunti patti elettorali tra i casalesi e l'onorevole Cosentino, risalenti addirittura alle elezioni amministrative del 1982 (ibidem);

sono molti i collaboratori di giustizia indicati nella richiesta dei giudici, che è anche corredata da molti puntuali riscontri investigativi nelle 360 pagine che la compongono, che hanno indicato l’On. Nicola Consentino come fiancheggiatore o concorrente esterno in associazioni criminali di tipo mafioso;

a prescindere dall'eventuale responsabilità penale dell'onorevole Cosentino, che rimane innocente fino a che non intervenga una condanna definitiva, appare tuttavia necessario che l’Italia e le sue istituzioni siano salvaguardate nel loro prestigio e nella loro dignità;

ragioni di opportunità e di precauzione dovrebbero indurre il Governo ad evitare che una persona sottoposta ad indagini per così gravi delitti, espressivi di una collusione tra politica e sodalizi criminosi, in attesa di dimostrare la sua piena innocenza, possa continuare ad esercitare le proprie funzioni di Governo peraltro in un ruolo così delicato, concernente tra l'altro la funzionalità del CIPE;

impegna il Governo ad invitare l'onorevole avvocato Nicola Cosentino a rassegnare le dimissioni da

sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze.

Onn. Di Pietro, Donadi, Evangelisti, Borghesi, Orlando, Barbato, Cambursano,Cimadoro, Di Giuseppe, Di Stanislao, Favia, Formisano, Messina, Monai, Mura, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Razzi, Rota, Scilipoti, Zazzera

NOSTRO COMMENTO: Fate girare questo video perché la gente sappia.

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