Afghanistan, strage di italiani: quattro morti
Powered by Admin (11 ottobre 2010)
Uccisi quattro alpini in Afghanistan, in un attentato nella valle del Gulistan. Il generale Massimo Fogari, portavoce dello Stato maggiore della difesa: "Il quinto militare, ferito gravemente, è cosciente. Il lince ha subito molti attacchi, e non abbiamo mai subito perdite: stavolta non è andata così...(Adnkronos)
NOSTRO COMMENTO: Un parente a La Russa: ''Godetevi lo spettacolo'' Non basta il cordoglio per lenire il dolore dei familiari delle vittime. Occorrerà valutare una volta per tutte quanto questa guerra sia produttiva per l’Italia. Pare che la Procura stia procedendo per il reato di attentato a fini di terrorismo. Il fascicolo di indagine è stato aperto sulla base del primo rapporto inviato all'autorità giudiziaria dai Ros. Al fine dell'indagine i carabinieri hanno anche sequestrato i rottami dell'automezzo 'Lince' distrutto dallo scoppio. La relazione finale dei carabinieri è attesa per i prossimi giorni mentre entro 60 giorni i periti settori depositeranno la relazione sugli accertamenti medici.
Riceviamo e pubblichiamo da Sonia Alfano
Afghanistan, Alfano (IdV), Parole zio vittima non sono rabbia momentanea
Lo afferma Sonia Alfano (IdV), membro della Commissione LIBE al Parlamento europeo, commentando quanto avvenuto a Ciampino durante l'attesa per l'arrivo dei quattro militari uccisi in Afghanistan. Lo zio di una delle vittime avrebbe detto al Ministro La Russa 'godetevi lo spettacolo'.
"Persino gli americani, che questa guerra l'hanno voluta, hanno preso atto della sconfitta di una strategia ormai evidentemente fallimentare da parte delle forze internazionali e stanno trattando con i talebani. IdV -sottolinea Sonia Alfano- si dimostra ancora una volta unica forza d'opposizione chiedendo di salvare i nostri militari, mentre il Pd si spalma sulla strada indicata dal governo. Non si può più parlare di exit strategy e di inutili cambiamenti di rotta - conclude- è solo ora di andare via; il dibattito parlamentare deve concentrarsi sul rientro dei nostri soldati e non sulle bombe".