Il ritorno di Romano Prodi
di Fernando Cannizzaro 07-12-2013
Esattamente il 9 Novembre 2013 Romano Prodi dichiarò quanto segue: : «Non per polemica, ma ho deciso di ritirarmi dalla vita politica. Se voto alle primarie devo dire per chi». «Non ho ritirato la tessera del Pd e non voterò alle primarie: non per polemica, ma ho deciso di ritirarmi dalla vita politica. Non sono un uomo qualunque, se voto alle primarie devo dire per chi, come e in che modo». Lo ha detto Romano Prodi a Telereggio a margine dell'inaugurazione della nuova sede dell'emittente di Reggio Emilia. «Mi auguro che in tanti vadano a votare, però io credo che sia un bene ormai, avendo fatto un passo indietro, che mi mantenga nella mia coerente posizione». (tratto dall’Unita.it).
Ciò era giustificabile stante la famosa carica dei 101. I lettori ricorderanno che Romano Prodi perse la poltrona Quirinalizia proprio per 101 voti. A circa un mese di distanza si è rimangiato tutto ed ha deciso improvvisamente di partecipare alle Primarie del PD. Perché secondo Voi? Perché dopo la sentenza della Consulta ci sono nell’aria “rumor’s” di elezioni. Non dimentichiamo che Re Giorgio è quasi centenne e potrebbe abdicare. E allora? Allora Prodi vorrebbe fare il bis. La poltrona di Presidente evidentemente gli è rimasta nella gola come un rospo difficile da ingoiare. Prodi però dimentica che nel PD i famosi “101” non sono “ancora” morti. Non tutti lo vogliono. Anzi sono più quelli che preferirebbero che Lui stesse fuori dal PD. Per quanto riguarda poi gli Italiani solo il nome di Prodi fa girare vorticosamente i coglioni ai cittadini. Molti ritengono – giustamente, secondo noi – che una delle cause principali della attuale situazione di fame in ’Italia sia stata l’introduzione dell’Euro e la conseguente entrata dell’Italia in Europa voluti caldamente sia da Romano Prodi che d’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. La fretta di creare un’ unione economica senza la preventiva unione politica è stato un errore macroscopico riconosciuto oggi da molti autorevoli politologi. Questo gli Italiani non glielo perdoneranno mai. Non dimentichiamo neanche che l’ultimo Governo Prodi (2006-2008) è stato rovinoso per l’Italia. La classe medio-bassa è stata sonoramente bastonata da Prodi e dall’allora Ministro della Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa Schioppa, convinto Europeista, che Dio lo abbia in gloria. Queste cose gli Italiani non li dimenticano facilmente. Ma Prodi è come Veltroni non si rassegna mai? Ricordo che quando cadde il suo Governo nel 2008, Romano Prodi, dichiarò ai giornalisti che si sarebbe allontanato definitivamente dalla politica per dedicarsi ai suoi cari nipotini. Questa secondo Noi sarebbe stata una saggia decisione. Peccato che non l’ha mantenuta!