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Berlusconi al capolinea

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BERLUSCONI MESSO IN MINORANZA

Di Fernando Cannizzaro 08 Novembre 2011

Fonte video by Italiopoli

Dietro insistenze di molti miei lettori e carissimi amici ho deciso di fare alcune brevi considerazioni sulla attuale situazione politica dopo le dichiarate dimissioni del Premier Berlusconi. Guarda il video

 

Intanto, diciamo subito, che Berlusconi non si è ancora dimesso, ma, ha promesso, davanti al Capo dello Stato, di farlo una volta approvata la legge di stabilità. Noi dobbiamo prestar fede a questo impegno non perchè lo abbia affermato Berlusconi ma perché c’è l’avallo del Capo dello Stato che ne garantisce l’attendibilità.

Intanto vediamo perché si è arrivati a tutto questo. Stavolta, è il caso di dirlo, facciamo Noi un “passo indietro”. Intanto non c’è dubbio che dal 2008 ad oggi abbiamo attraversato il più triste e buio periodo che l’Italia ricordi. La storia giudicherà meglio di Noi ogni singolo evento. Il 2008 ha segnato anche la fine del dormiente Governo Prodi  che si reggeva, in ultimo, su qualche voto. Prodi ha bastonato sonoramente la classe medio bassa imponendo tasse inique che non hanno consentito all’economia di espandersi. E’ caduto per l’insipienza dei suoi stessi compagni di cordata. La spallata finale è avvenuta ad opera dell’irrequieto e pluri indagato Ministro Mastella, che poi, ha cercato inutilmente di crearsi un verginità nel PDL. In buona sostanza quando cambiano partito non sono più credibili. La conseguenza di tutto questo è stata che nello stesso anno 2008 Berlusconi ha stravinto le elezioni con una maggioranza megagalattica. Diciamo che si è andati alle elezioni senza modificare la legge elettorale il cd. “Porcellum” che ha favorito non poco la lista del PDL creata ad hoc dal Cavaliere con elementi scelti e selezionati da Lui. Questo ha creato all’interno del PDL una “Casta” agli ordini dello stesso Premier, il quale, per come afferma lui stesso, pare sia sceso in politica, soprattutto, per salvaguardare il Suo grande impero finanziario e le sue Aziende da ipotetiche aggressioni dei comunisti (che, a nostro avviso, non esistono più dopo la caduta del muro di Berlino (1989). Solo Berlusconi li vede!.) e per crearsi uno scudo processuale, atteso che, a suo dire, si sentiva perseguitato dalla magistratura (PM) anch’essa di sinistra. Naturalmente! Per difendersi dai  procedimenti giudiziari – pare che ammontino a oltre un centinanio – e sfuggire alla giustizia si fece votare dalla Sua maggioranza molte  leggi ad personam (lodi vari, legittimi impedimenti ecc…)  censurate poi  dalla Corte Costituzionale. A tutt’oggi (Novembre 2011)  molti processi devono ancora passare a sentenza e, non è detto, che il Cavaliere non venga condannato. E’ questa la sua principale preoccupazione: di finire dietro le sbarre. Un ultima mina vagante in casa PDL è la “bocca”  di Berlusconi che lo ha reso ridicolo in tutta Europa. Sembra strano a dirsi ma il peggior nemico di Berlusconi è proprio Berlusconi. Insomma! Non è nato per fare politica. La dimostrazione sta nel fatto che con una maggioranza planetaria è riuscito ad andare sotto. Ora che la barca vacilla anche i suoi più stretti compagni di cordata lo hanno abbandonato. Questa non è una bella cosa.  Ma fino ad oggi DOVE ERANO? Cercano forse di crearsi una nuova verginità?  Vanno mandati a casa. Proprio, oggi, 8 Novembre 2011, il Premier ha voluto vedere in faccia i traditori (come Lui li chiama)  L'Aula della Camera ha approvato il disegno di legge di rendiconto generale dello Stato per il 2010.  I voti a favore sono stati 308, nessun contrario,  un astenuto. I non votanti sono stati 321. ''Questo voto ha certificato su un atto dirimente per la governabilità del Paese che il governo non ha la maggioranza in quest'Aula''. Lo ha detto alla Camera il leader del Pd Pierluigi Bersani. Bersani ha chiesto le dimissioni del Premier e ha aggiunto che l’opposizione è pronta a fare la propria parte.  Subito dopo il voto il Cavaliere ha controllato assieme ai suoi ministri i tabulati del voto, rilevando che non hanno partecipato al voto : Antonione, Gava, Malgeri, Destro, Papa, Buonfiglio, Mannino, Pittelli, Sardelli. Dopo la verifica il Premier ha scambiato qualche parola con il Ministro degli Interni, Roberto Maroni e poi si è recato dal Capo dello Stato promettendo che rassegnerà le dimissioni non appena verrà approvata la legge di stabilità. Berlusconi e Napolitano hanno colloquiato per circa 1 ora. Nessuno sa cosa si son detti. Il resto lo conoscete. Cosa avverrà dopo? E’ molto probabile, se ci saranno i numeri, che si faccia un Governo di salvezza con a guida Mario Monti per dare fiducia ai mercati e gestire le elezioni. Sta di fatto però che la Lega, Di Pietro e Vendola non lo vogliono. E allora? Allora, se non ci saranno i numeri, si andrà a votare con il “Porcellum” Che Iddio ce la mandi buona!

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