Da Antimafia2000.com
Interessante dibattito sul cd. "Quinto potere" con la partecipazione dei giudici: Scarpinato, Ingroia,Di Matteo
Le finalita' dello stragismo tra depistaggi e verita' storiche
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Antonio INGROIA
Antonio DI MATTEO
Accanto ai tre poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario) e a quello riconosciuto della Stampa nell'ultimo secolo si sta delineando una nuova forza che via via appare sempre più evidente: un quinto potere. Che cos’è? Come lo possiamo definire? È un quinto potere quello che oggi sentiamo nominare nelle cronache giudiziarie, chiamato con i nomi di P3, P4, costituito da questi agglomerati ibridi che, a quanto pare, è in grado di condizionare gli altri poteri dello Stato?
È un quinto potere quello che si cela dietro i depistaggi in merito alla verità sulle stragi? Esiste un quinto potere che orchestra, ha orchestrato le stragi nel nostro Paese?
E' quello che abbiamo cercato di capire durante il nostro convegno annuale a Palermo, dall'omonimo titolo e di cui pubblichiamo gli atti, dove i relatori hanno portato il proprio contributo per il raggiungimento della verità su fatti ancora oscuri.
Quella verità su cui si cerca di mettere un'enorme pietra, usando la “complicata” collaborazione di Massimo Ciancimino come pretesto per ritenere chiuso per sempre il capitolo sulla trattativa.
Eppure senza le sue rivelazioni mai si sarebbero “risvegliati” tanti “smemorati” rappresentanti delle istituzioni.
“Trattativa” il cui tema viene affrontato durante il processo “Mori-Obinu”, con le lettere e i pizzini dei Ciancimino padre e figlio, finiti sotto la lente di ingrandimento della polizia scientifica mentre si attendono le prossime audizioni dei pentiti Giovanni Brusca e Stefano Lo Verso.
E rapporti tra mafia, politica, economia e istituzioni deviate sono emersi e stanno emergendo nei processi sulle morti dei giornalisti De Mauro (che ha visto l'assoluzione di Riina) e Rostagno.
Ancora, tra le verità che attendono di essere scoperte ve ne sono altre accertate dalla magistratura. Dalla sentenza di condanna della Corte di Cassazione contro Cuffaro alla condanna in Appello a 7 anni di reclusione con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per il senatore Marcello Dell’Utri.
Inoltre onoriamo la memoria di Paolo Borsellino pubblicando le lettere scritte dai magistrati in occasione della commemorazione della strage di via D'Amelio e l'intervista a Manfredi Borsellino. Il figlio del giudice assassinato nel 1992 ricorda il padre senza far sconti ad un Paese che –lasciando soli i pm più esposti nelle indagini antimafia – sembra oggi aver tradito i suoi ideali di giustizia.
Nella sezione Terzomillennio l'analisi sulla crisi mondiale, in un pianeta dalle risorse limitate in cui la crescita senza limiti non è più pensabile, mentre il Medio Oriente vive tempi tumultuosi. Sullo sfondo il rischio di un nuovo scontro tra Iran ed Israele che potrebbe portare ad un terrificante conflitto atomico.