Fonte:StaffGrillo
Il primo problema del Parlamento italiano è la Rete. Da anni vengono sfornati leggi, decreti, progetti, emendamenti per bloccarla. L'accanimento con cui Pdl e Pdmenoelle si occupano di Internet è impressionante. Nell'agenda dei problemi del Paese è prioritaria. L'ultimo attacco alla libertà di informazione e alla Rete è l'obbligo
di rettifica nei siti entro 48 ore. I blog vengono equiparati ai giornali con multe di 12.000 euro per infrazione. Tutti i blog sono a rischio chiusura.
Altre volte il blog ha lanciato campagne contro la legge Levi/Prodi o contro la legge D'Alia con successo. Questa volta mi rifiuto. Approvino le leggi che vogliono. Ne pagheranno le conseguenze. Anzi, suggerisco al duo Berlusconi/Bersani di osare di più. Legiferare in modo risolutivo, tombale e chiudere Internet. Io non voglio mettermi a discutere ogni mese con degli idioti internettiani, farei la figura anch'io dell'idiota. Quindi, chiudete, filtrate, oscurate, hackerate. Fate il cazzo che vi pare. Sarete voi a pagarne le conseguenze perché chiudere l'ultima valvola di confronto democratico presenta dei rischi molto alti. La pentola a pressione può esplodere in anticipo.
Il blog comunque rimarrà indifferente alle leggi contro la Rete. Il blog continuerà fino a quando mi sarà possibile. Non è disubbidienza civile. Per disubbidire ci vogliono delle Autorità con la facoltà legittima di esercitare un pubblico potere e in questo Parlamento di condannati, di locatari di abitazioni regalate, di servi nominati dai partiti e non dai cittadini non vedo alcun principio di autorità. Quindi indifferenza civile, non disubbidienza civile, ma a viso aperto, pronto a pagarne le conseguenze. Fate pure 100 leggi al mese per chiudere la Rete, io non le applicherò e se faranno lo stesso i milioni di italiani che scrivono e comunicano in Rete, le vostre leggi diventeranno carta da cesso.
Breve e incompleto elenco delle leggi bipartisan contro la Rete.
Disegno di legge "Intercettazioni" (30/06/2008: Il testo di iniziativa governativa è presentato alla Camera)
Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali. L'articolo 18 integra la legge sulla stampa aggiungendo i «siti informatici» tra i mezzi per cui è obbligatoria la rettifica entro 48 ore.
Decreto "Romani" (30/3/2010: pubblicato in Gazzetta Ufficiale con n. 44/2010)
In una prima versione sembrava introdurre obblighi di registrazione per chi produce contenuti video e dirette web anche a livello amatoriale su internet.
Disegno di legge S.1950 "Lauro" (26/1/2010: Assegnato alla Commissione Giustizia)
Contro chi istiga a commettere delitti contro l'incolumità delle persone o ne fa apologia, con aggravante nel caso di ricorso a comunicazione telefonica o telematica (internet e social network).
Decreto Ministeriale "Bondi" (30/12/2009: firmato il decreto)
Su tutti i supporti digitali viene applicato un sovrapprezzo
(il cosiddetto "equo compenso") per ripagare il diritto d'autore.
Progetto di legge C.881 "Pecorella Costa" (14/09/2009: Il testo è assegnato alla Comm. Giustizia)
Estende anche ai "siti internet aventi natura editoriale" le previsioni della Legge sulla stampa (47/1948) in materia di diffamazione.
Progetto di legge C.2455 "diritto all'oblio" (23/06/2009: Il testo è assegnato alla Comm. Giustizia)
Garantisce che le informazioni riguardanti i propri trascorsi giudiziari non siano più direttamente attingibili da chiunque.
Progetto di legge C.2195 "Carlucci" (12/03/2009: Il testo è assegnato alla Commissione trasporti)
Vieta di immettere in rete contenuti in forma anonima.
Emendamento D'Alia al Ddl S.773 C.2180 "decreto sicurezza" (29/04/2009 L'emendamento D'Alia è stato abrogato)
Reprime l'utilizzo di Internet per commettere reati di opinione come l'apologia di reato o l'istigazione a delinquere.
Progetto di legge C.2188 "Barbareschi" (12/02/2009: presentato il progetto di legge)
Argina la pirateria digitale promuovendo la costituzione di "piattaforme telematiche nazionali" di filesharing. Ai provider l'obbigo di rendicontare gli utilizzi da parte degli utenti.
Pdl C.1269 "Levi" (18/11/2008: Levi annuncia lo stralcio delle norme su Internet)
Fornisce definizioni equivoche di prodotto editoriale e di attività editoriale che hanno fatto pensare a un obbligo di riconoscimento e registrazione al Roc anche per i blog e i siti amatoriali.
Decreto "Pisanu" (30/12/2008: Il governo Berluconi proroga la validità al 31/12/2010)
Identifica chiunque utilizzi postazioni di accesso pubbliche a internet e di conservarne i dati di navigazione.
Decreto "Urbani" (21/05/2004: Convertito in legge )
Dedicato principalmente al finanziamento pubblico di attività cinematografiche e sportive, introduce nell'ordinamento sanzioni contro la pirateria musicale e cinematografica commessa per via telematica, mediante siti web o sistemi di file sharing.
NOSTRO COMMENTO:la Rete da fastidio. La rete non piace al Governo. La rete è libera, perciò va imbavagliata. E' da tanto tempo che ce l'hanno sulle p.... La gente se ne accorgerà solo dopo che metteranno il bavaglio a Internet. Ma, sarà troppo tardi! Certo, in termini di voti la Rete non è seconda a nessuno. Conseguentemente un certo calo di voti ci sarà tra quei partiti che voteranno la legge. E' molto probabile che all'inizio ci sarà un po' di rumore. Probabilmente anche un Referendum! Comunque si continuerà ad andare avanti lo stesso nella indifferenza più totale. Come si è sempre fatto fino ad oggi. Non si sa: ma è così! Ogni popolo ha il Governo che si merita diceva qualcuno in tempi passati. Era una verità!