La zona grigia di Nino Amadore
Powered by Admin: 01 marzo 2011
Abbiamo riuito 13 video di Nino Amadore, postati su Youtube, in un unico file che, anche se molto lungo (1h,50m) risulta più seguibile dal lettore. Sperando di fare cosa gradita allo stesso autore del libro ed a chi guarda.
IL LIBRO - "La zona grigia, professionisti al servizio della mafia" scritto dal giornalista del Sole 24Ore Nino Amadore ed edito dalla casa editrice palermitana La Zisa. Il tentativo dell'autore è quello di cogliere i contorni delle collusioni, di capire quali e quanti professionisti sono stati censurati dai rispettivi Ordini professionali per conclamati rapporti con Cosa nostra. E si scopre che i medici, nel solco di una tradizione che porta al capomafia corleonese Michele Navarra, hanno più di tutti fornito i quadri dirigenti a Cosa nostra: basti pensare al boss Giuseppe Guttadauro, medico divenuto capo del mandamento mafioso di Brancaccio, quello dei fratelli Graviano mandanti dell'omicidio di don Pino Puglisi. Ma non mancano poi le storie di avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti. Insomma quel mondo che ha dato e spesso dà sostegno alle varie mafie nel nostro Paese. Quel mondo che, attraverso il supporto tecnico, assicura ai boss spesso ignoranti solide vie per riciclare il denaro proveniente da estorsioni, traffico di droga e altre attività criminali. Temi ancora di recente sollevati nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario e ribaditi più volte dal capo della Direzione nazionale antimafia Pietro Grasso. Ma i numeri, per capire la qualità delle collusioni, non ci sono. Non li ha la Direzione nazionale antimafia , non li ha la commissione parlamentare Antimafia. Li ha forniti e li fornisce lo stesso Amadore: in Sicilia in dieci anni sono stati almeno 400 i professionisti finiti nei guai per aver avuto contatti con la mafia.
"Il mio - spiega l'autore - è un tentativo: quello di disegnare i confini di questa zona grigia, di quantificare il fenomeno, di individuare le responsabilità". Responsabilità che, in tema di lotta alla mafia, ci sono e sono evidenti: sono quelle degli Ordini professionali i quali finora, a differenza di quanto fatto dagli imprenditori, si sono interrogati poco sulla necessità di prendere una posizione netta contro il crimine organizzato. "Gli Ordini - continua Amadore - hanno un ruolo importante nella nostra società. Ecco perché io credo che una condanna chiara senza equivoci della mafia, che abbia magari un riscontro nei codici deontologici , potrebbe avere un effetto rivoluzionario. E impedire, per esempio, che un commercialista sospettato di aver riciclato il denaro di una cosca possa dire: mica posso chiedere la fedina penale ai miei clienti" (Corriere della Sera , del 2 gennaio 2008)