I Testimoni di Geova e il terremoto in Abruzzo
DAL BLOG DI Beppe Grillo, si riporta:
La religione può salvare la vita di una persona o farla entrare (in anticipo) nel regno dei cieli. In Abruzzo i Testimoni di Geova si sono salvati, i cattolici hanno raggiunto il Paradiso. I geoviani, prima del terremoto, hanno avvertito i membri della loro comunità del pericolo. Raccomandato di dormire in macchina e di tenere con sé delle valigie con il necessario. Sono tutti sopravvissuti.
Vescovi, arcipreti e parroci non erano al corrente di nulla? Non hanno sentito la necessità di denunciare il pericolo? Forse si, forse no. Le campane delle chiese
sono rimaste mute. La voce della Chiesa non ha prodotto la più piccola eco prima del sisma.
DAL BLOG DI Beppe Grillo, si riporta:
La religione può salvare la vita di una persona o farla entrare (in anticipo) nel regno dei cieli. In Abruzzo i Testimoni di Geova si sono salvati, i cattolici hanno raggiunto il Paradiso. I geoviani, prima del terremoto, hanno avvertito i membri della loro comunità del pericolo. Raccomandato di dormire in macchina e di tenere con sé delle valigie con il necessario. Sono tutti sopravvissuti.
Vescovi, arcipreti e parroci non erano al corrente di nulla? Non hanno sentito la necessità di denunciare il pericolo? Forse si, forse no. Le campane delle chiese
sono rimaste mute. La voce della Chiesa non ha prodotto la più piccola eco prima del sisma.
Se Bertolaso fosse stato un Testimone di Geova gli abruzzesi non avrebbero pianto centinaia di morti. Per Radio Maria il terremoto è stato voluto dal Signore perché anche gli abruzzesi partecipassero alla sofferenza della sua Passione...
"Gentile Signor Beppe Grillo,
chi le scrive lo fa da una parte dell'Abruzzo che, grazie a Dio non ha subito danni, (paura a parte) visto che vive sulla costa.
Non posso darle torto quando sottolinea il fatto che, visto che da mesi l'Aquila era soggetta a forti scosse, si poteva fare di più.
E le segnalo un fatto che lo conferma.
Ho molti parenti e conoscenti che sono appartenenti ai testimoni di Geova. Questa comunità è molto unita pronta a soccorrersi a vicenda e, in occasione del terremoto, le comunità vicine si sono subito mobilitate per soccorrere i confratelli che ne avevano bisogno.
Su richiesta di mio figlio, membro attivo di questa religione, e anche perché desiderosa di rendermi utile, ho reso disponibile la mia casa e mi sono preparata per ospitare una famiglia, (una coppia con due ragazzi) e mi sono preoccupata di quello che poteva servire con urgenza loro, immaginando non avessero più nulla.
Immagini la mia meraviglia nel vederli arrivare con i bagagli al seguito!
Così mi hanno spiegato che già settimane prima, in tutte le comunità de l'Aquila interessate da fenomeni sismici, alle loro riunioni settimanali, era stato suggerito loro come prepararsi ed essere pronti ad un eventuale cataclisma. Era stato trattato con cura l'argomento ed erano state date delle vere e proprio direttive pratiche: preparare valigie con l'occorrente per le prime necessità, non solo abiti ma anche coperte, scorte di viveri e bottiglie d'acqua. Tenere sempre le macchine pronte e cariche ma evitare di parcheggiarle nei garage ma parcheggiare al sicuro, in spazi aperti. Tenere sempre i telefonini a portata di mano.
Tutto questo tratto da un articolo del giornalino "Svegliatevi" che era stato stampato l'anno scorso e che trattava proprio di questo.
Infatti, dei più di 200 testimoni di Geova cittadini dell'Aquila nessuno è rimasto vittima del sisma. E so di sicuro che molti altri, parenti e vicini di casa devono almeno la vita a queste informazioni.
Tutto questo mi ha lasciato a bocca aperta!
Incredibilmente, seguendo pochi ed utili accorgimenti una piccola comunità religiosa ha salvato molte vite! Ma allora mi chiedo: cosa sarebbe successo se l'intera città avesse avuto le stesse pratiche informazioni?
Ora lascio a lei trarre le opportune conclusioni.
Un grosso GRAZIE dal profondo del cuore per le sue battaglie!" M. B.
NOSTRO COMMENTO: Noi non siamo testimoni di Geova. Ma dobbiamo fare un plauso al loro comportamento in Abruzzo almeno da come appare da questo video. Noi siamo cattolici. Ma Cattolici a modo Nostro. Il Pontefice, i Vescovi ed i preti non ci riguardano nè ci appartengono. Noi siamo lontani anni luce da loro modo di pensare ed applicare i comandamenti di Cristo. Per fortuna si salvano solo i Missionari in Africa che vivono con i poveri. Il male non è della Chiesa, quale istituzione, ma nella Chiesa, come clero. Abbiamo più volte sottolineato da questi Blog, che l'attuale Chiesa sconosce la carità, l'amore e soprattutto il perdono. L'intervista di Ruotolo all'Arcivescovo Molinari ne è un esempio lampante. Alla domanda di Ruotolo posta a Monsignore se, per caso, non gli dispiacesse se Vauro perdeva il posto, Monsignore gli faceva il risolino sfottente e rispondeva che "...tanto il posto Lui lo trova lo stesso..." Quindi, soggiungeva Ruotolo: "Per Lei, Mons. Va bene il fatto che Vauro abbia perso il posto?" Risposta di Monsignore con tono beffardo e sorridente: "Benissimo!!" e non scherzava.
C'è da rimanere allibiti e, consentitemi di dire, anche incazzati, di fronte a simili affermazioni da parte di un alto (si fa per dire!!) prelato come l'Arcivescovo dell'Aquila, Mons. Giuseppe Molinari. Ma Monsignore Lei lo sa che ridere delle disgrazie altrui è peccato mortale! Se queste parole venissero dette da persona non appartenente al clero potevano, al limite, anche, essere giustificate. Ma un alto prelato, Bendetto Dio, che si esprime così, a mio avviso, è semplicemente vergognoso! Si confessi! E come penitenza ripeta sempre, da oggi, ciò che Cristo disse 2000 anni addietro: "AMATEVI COME IO VI AMO" "AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO" Ma Lei, Monsignore, le conosce queste frasi? Si raccolga in se stesso e si esamini. Ogni tanto fa bene. Ora anche se Vauro ha sbagliato (ma la satira è satira. Altrimenti che satira è!) che fa gli mette il piede di sopra! Ho afferma, come di fatto ha affermato, "ma non è colpa mia..." Che fa Monsignore, come fanno i ragazzetti ?
S.Agostino tanti secoli addietro ha detto con sorprendente lungimiranza: "Noli foras exire in te ipsum redi in interiore homine habitat Veritas.." Veda se riesce a trovare la VERITAS che, a mio avviso, ha smarrito. Non me ne voglia!
Segnalibri
Hits: 3123
Trackback(0)
Commenti (0)
Scrivi commento