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Nuovi casi di pretofilia:Hullermann

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Dal Corriere della sera si riporta 26 marzo 2010:

Il tedesco "der spiegel": «perché il Papa è ancora in carica?». Schifani: «Attacchi indegni» «Ratzinger sapeva degli abusi a Monaco»

Lombardi: speculazioni, Papa estraneo Nuove rivelazioni del "New York Times" sul caso di padre Hullermann. I vescovi di Francia: «Proviamo vergogna»

 

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MILANO - Nuovo attacco del New York Times contro il Vaticano: il quotidiano arricchisce di elementi inediti un caso già emerso, avvenuto nella diocesi di Monaco quando Ratzinger era arcivescovo. A quei tempi il futuro Papa sarebbe stato strettamente aggiornato su un caso di abusi in Germania, più di quanto lasciato trasparire dalla Chiesa. Una circostanza che accresce gli interrogativi sulla gestione dello scandalo da parte di Ratzinger prima della sua ascesa al Vaticano, tanto che il settimanale tedesco Der Spiegel, nell'edizione online, chiede perché il Papa sia ancora in carica e in un messaggio inviato a papa Benedetto XVI i vescovi di Francia esprimono «vergogna e amarezza davanti ai fatti abominevoli perpetrati da alcuni preti e religiosi». Riuniti a Lourdes per l'assemblea plenaria, i prelati hanno indirizzato «un messaggio cordiale di sostegno al Pontefice, nel difficile periodo che attraversa la nostra Chiesa».

LOMBARDI - Il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, interrogato dai giornalisti, rinvia ogni commento alla smentita pubblicata in un Comunicato dell'Archidiocesi di Monaco. «L'articolo del New York Times - si legge nella nota - non contiene alcuna nuova informazione oltre a quelle che la Archidiocesi ha già comunicato sulle conoscenze dell'allora Arcivescovo sulla situazione del sacerdote H». L'Arcidiocesi conferma quindi la sua posizione, ribadendo l'estraneità del Papa e «rifiutando ogni altra versione come mera speculazione».


SCHIFANI: ATTACCHI INDEGNI - In difesa del Pontefice interviene il presidente del Senato Schifani, che parla di «attacchi inaccettabili e indegni» da parte della stampa straniera: «Lanciare attacchi contro la figura del Santo Padre è un fatto senza precedenti. Egli ha adottato recentemente delle misure decisive contro la pedofilia. Ha assunto delle posizioni rigorosissime, che vanno rispettate ed apprezzate. Ecco perché non capisco e non capiamo il motivo di questi attacchi, che potevano rimanere nell'ambito dei Paesi dai quali sono venuti». Anche il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, esprime «solidarietà e vicinanza» a Papa Benedetto XVI «per gli attacchi dei quali è fatto oggetto in queste ore dalla stampa di oltreoceano».

PADRE HULLERMANN - Secondo il quotidiano americano, l'allora arcivescovo Ratzinger era informato del fatto che padre Peter Hullermann, che con la sua approvazione aveva iniziato una terapia negli anni '80 dopo vari casi di violenze su bambini, sarebbe tornato alla sua attività pastorale pochi giorni dopo l’inizio della cura psicologica. Fino ad oggi, ricorda il New York Times, la responsabilità della decisione di riabilitare il sacerdote tedesco era stata attribuita all’allora vice di Ratzinger, il reverendo Gerhard Gruber. Ma il quotidiano riferisce dell’esistenza di una memoria informativa consegnata al futuro Papa in cui lo si informava sulla situazione di Hullermann. «L’esistenza del documento è confermata da due fonti ecclesiastiche - riferisce il Nyt - e dimostra che Ratzinger non solo presiedette un incontro il 15 gennaio 1980, con il quale si approvava il trasferimento del prete, ma fu anche informato della nuova dislocazione del sacerdote». Nelle scorse settimane un comunicato delle arcidiocesi di Monaco e Frisinga aveva attribuito la piena responsabilità della decisione che permetteva al prete di riprendere l'incarico pastorale al reverendo Gruber. Ma il Nyt scrive che chi ha seguito il caso sin dall'inizio, il reverendo Friedrich Fahr, è «sempre rimasto in contatto personalmente ed essenzialmente» con Ratzinger. L'altro prelato citato nell'articolo, il reverendo Lorenz Wolf, vicario dell'arcidiocesi di Monaco, difende il Papa sostenendo che si trattava di «una nota di routine» e che «è improbabile che fosse arrivata sulla scrivania dell'arcivescovo». Tuttavia lo stesso padre Wolf non esclude che Ratzinger l'abbia letta.

RIVELAZIONI DI «DER SPIEGEL» - Giorni fa era stato il settimanale tedesco Der Spiegel a citare l'esistenza di documenti e fornire dettagli sul caso del prete pedofilo che Joseph Ratzinger aveva accettato di far curare nella propria diocesi di Monaco di Baviera nel 1980 ma che poi era stato impiegato in attività pastorali di nuovo a contatto con minori. Secondo il settimanale «proprio il Papa, da arcivescovo di Monaco, non prese sul serio il problema di un violentatore di bambini». Nell'articolo si forniscono dettagli che integrano un'esposizione della vicenda fatta in precedenza da due comunicati dell'Arcivescovado di Monaco e Frisinga in cui si annunciava l'ammissione dell'errore e la sospensione del sacerdote. «Nemmeno due settimane dopo» l'accoglienza a Monaco concessa su preghiera del vescovado di Essen, Hullermann «era già attivo come curatore d'anime», scrive la rivista, nonostante avesse alle spalle «almeno» quattro sospetti casi di abusi pedofili, circostanza «chiaramente riscontrabile» nella lettera di raccomandazione. «Ratzinger non ne avrebbe saputo nulla», scrive lo Spiegel sintetizzando la posizione espressa dall'arcivescovado il 12 marzo: «Al suo segretariato però giunse una nota del suo vicario generale Gerhard Gruber sull'impiego del cappellano nella comunità di San Giovanni evangelista. Ratzinger non ha visto la nota?».

PIÙ VOLTE TRASFERITO- Lo Spiegel fra l'altro sostiene che i tre successivi trasferimenti del sacerdote - tra cui quello a Grafing, nei pressi di Monaco, dove poi il religioso nel 1986 fu condannato per abusi su «diversi scolari» - avvennero senza che la pericolosità del pedofilo fosse segnalata. Nei giorni successivi la stampa tedesca ha pubblicato poi nuove rivelazioni su Hullermann: l'agenzia Dpa ha parlato di due presunti casi di abusi sessuali su minori a Bottrop (Nord Reno-Westfalia, Ovest), nella comunità della chiesa di San Ciriaco, dove Hullermann è rimasto fino al 1978. Dopo il religioso - attualmente sospeso - era andato ad Essen, dove era rimasto fino al 1980 e dove avrebbe abusato di altri tre ragazzi. Proprio a causa di queste ultime violenze, il prete è stato trasferito a Monaco di Baviera nel 1980, dove aveva abusato di nuovo di minori e per questo era stato condannato - nel 1986 - a 18 mesi di carcere con la condizionale. Infine ci sarebbe stato un nuovo abuso nel 1998, vittima un minorenne, quando Hullermann era amministratore parrocchiale a Garching/Alz (Baviera): quest'ultimo episodio non è ancora caduto in prescrizione ed è stato denunciato alla Procura di Monaco.

USA, ABUSI SUI BAMBINI SORDI - Giovedì il New York Times ha accusato Ratzinger e l'attuale segretario di Stato vaticano Bertone di aver messo sotto silenzio un caso di abusi avvenuto negli anni '50 nel Wisconsin: padre Lawrence C. Murphy fu responsabile di violenze sessuali su almeno 200 bambini sordi ospiti di un istituto tra il 1950 e il 1974: non fu mai punito né sanzionato i suoi crimini ed è morto nel 1998. Il Vaticano ha fatto sapere di essere stato informato della vicenda solo nel '96.

NOSTRO COMMENTO: Certo ormai i casi di pedofilia si sono allargati a macchia d’olio. (Vedi caso Murphy, Hullermann, e tanti altri) La Chiesa non può più nasconderli. Papa Ratzinger si trova davanti ad un grosso bivio. Vero è che ha mandato una lettera molto dura ai vescovi irlandesi delineando una rigorosa linea di condotta. Ha anche riconosciuto la responsabilità della Chiesa esprimendo “vergogna” e finanche rimorso. Ma il Papa ora deve scegliere se: a) seguire il coro di tutti quelli che intonano alla persecuzione della Chiesa; b) andare fino in fondo alla politica di trasparenza e chiarezza nella ricerca della Verità. La politica dei “grandi silenzi” fino ad oggi percorsa si è rivelata solo “catastrofica” ed ha creato nell’ambito del clero e, non solo nel clero, molta perplessità ed indignazione in molti cattolici che nella Chiesa di Cristo avevano riposto fiducia e speranza.

 

 

 

 

 

 

 

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