L'aereo del pontefice è atterrato in scozia Il Papa : «Sui preti pedofili la Chiesa non ha vigilato abbastanza» Al via la visita di Benedetto XVI nel Regno Unito Un viaggio accompagnato anche da polemiche
Dal Corriere.it
EDIMBURGO - L'Airbus A320 dell'Alitalia con a bordo Benedetto XVI è atterrato
IL MESSAGGIO - La popolazione britannica attende la visita del pontefice con alterne emozioni. Da un lato ci sono i sei milioni di cattolici che per la prima volta avranno l'occasione di vedere la propria guida spirituale. Dall'altro, saranno pronti a sfilare per le vie di Londra fino al numero 10 di Downing Street (la residenza del primo ministro) i cosiddetti «Pope Protesters». Sin dal suo annuncio, oltre sei mesi fa, la visita è stata infatti accompagnata da aspre polemiche: in primo luogo per gli altissimi costi per il contribuente britannico dell'apparato di sicurezza necessario per la protezione del Santo Padre; ma poi anche per gli abusi sui minori da parte di esponenti del clero.
SCANDALO PEDOFILIA - Un tema che lo stesso Papa ha affrontato con i giornalisti sull'aereo che lo ha condotto nel Regno Unito: sulla vicenda dei preti pedofili, ha affermato, «l'autorità della Chiesa non è stata sufficientemente vigilante, né sufficientemente veloce e decisa nel prendere le misure necessarie». Le «rivelazioni» sullo scandalo degli abusi, ha aggiunto «sono state per me uno choc, sono motivo di grande tristezza» perché «è difficile da capire come questa perversione del ministero sacerdotale sia stata possibile». Secondo Benedetto XVI, gli uomini di chiesa che hanno commesso abusi pedofili devono avere «una giusta pena» e devono essere esclusi «da ogni possibilità di accesso ai giovani». «La massima priorità sono le vittime - ha affermato - come possiamo riparare, che cosa possiamo fare per aiutare queste persone a superare il trauma, a ritrovare la vita, a ritrovare la fiducia nel messaggio di Cristo». Secondo il pontefice, l'impegno per le vittime deve comprendere anche «aiuti psicologici e spirituali». Per quanto riguarda le «persone colpevoli», Benedetto XVI ha invocato la «giusta pena» e l'allontanamento da ogni contatto con i giovani. «Sappiamo che questa è una malattia - ha sottolineato - e che la libera volontà non funziona. Quindi dobbiamo aiutare queste persone a uno sforzo contro se stessi e escluderle da ogni accesso ai giovani». Il papa ha parlato poi della necessità della «prevenzione» nella «educazione e scelta dei candidati al sacerdozio», prestando la massima attenzione «secondo le possibilità umane, perché questi fatti non si ripetano più». 16 settembre 2010
NOSTRO COMMENTO: A proposito della vergogna delle pedofilia prendiamo atto – anche se dopo tanto tempo - che Ratzinger ha affermato: «l'autorità della Chiesa non è stata sufficientemente vigilante, né sufficientemente veloce e decisa nel prendere le misure necessarie».
Per quanto riguarda la seconda affermazione di Ratzinger e, cioè; “come possiamo riparare, che cosa possiamo fare per aiutare queste persone a superare il trauma, a ritrovare la vita, a ritrovare la fiducia nel messaggio di Cristo»
Glielo diamo Noi un suggerimento Eminenza.
Metta le mani nella Banca dello IOR che possiede ingenti quantità di danaro acquisito anche con operazioni di dubbia legittimità, come si rileva dall’ottimo libro di Nuzzi “Vaticano spa”, e li destini unicamente alle vittime della pedofilia.
Faccia pulizia – senza esitare ed immediatamente - del clero corrotto che svergogna la Chiesa di Cristo, e che ruota attorno alla Sua figura per ottenere favori e prestigio.
Mandi via immediatamente dalla Chiesa coloro i quali hanno consentito con il loro silenzio ad alimentare lo scandalo della pedofilia. Li consegni immediatamente alle competenti autorità laiche per essere processati.
Non invochi solamente il perdono di Dio per questi esseri immondi. Ogni tanto si ricordi quando Gesù, 2000 anni addietro, allontanò, in malo modo, i mercanti dal Tempio! Immagini i pedofili!
Vede Eminenza, la specialità di questo scandalo (pedofilia) non si rileva tanto nella pedofilia in se stessa, quanto nel fatto gravissimo – a Nostro avviso – che l’alto clero era perfettamente a conoscenza di questi vergognosi crimini e per non indebolire il potere della struttura ecclesiastica TACEVA E NASCONDEVA. In buona sostanza la Chiesa per decenni ha preferito anteporre la Sua struttura politico-amministrativa rispetto alla giustizia verso le vittime e verso Dio. Una “perla” della politica di questi alti prelati è rappresentata proprio dal cd. “chiacchiericcio” del cardinal Sodano – amico Suo - che, a Nostro avviso, dovrebbe essere immediatamente rimosso dalla Chiesa di Cristo quanto meno per rispetto alle vittime della pretofilia.
Le vittime della pedofilia non se ne fanno niente del perdono di Cristo! Hanno diritto ad essere equamente risarciti. In primo luogo dagli autori materiali dei reati. In seconda battuta da Lei che è il Capo della Chiesa. Non dimentichi quello che disse S. Paolo a Timoteo: “Siate degni di stare nella Casa di Dio”