Stato-mafia. Costituzione governo è dovere, non facoltà
Fonte:IDV.it
Oggi il governo "ha dimostrato tutta la sua reticenza, anche la sua ignoranza tecnica, e il volersi lavare pilatescamente le mani, rispetto a un problema gravissimo". Lo ha detto Antonio Di Pietro a proposito dell'annuncio dell'esecutivo, oggi alla Camera, di non aver ancora stabilito se costituirsi parte civile nel procedimento sulla presunta trattativa Stato-Mafia.
Il leader Idv accusa l'esecutivo che così facendo si mette "contro la giustizia, per favorire oggettivamente, per incapacità, insipienza e complicità, non quelli che rappresentano lo Stato in quel processo" ma "chi sta dall'altra parte", "chi non si vuole inimicare: questo - accusa - si chiama favoreggiamento".
Nel primo pomeriggio, Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo IdV alla Camera, nell'illustrare in Aula la mozione che chiede al Governo di costituirsi parte civile nel procedimento penale in corso di svolgimento a Palermo relativo alla presunta trattativa stato-mafia, aveva dichiarato: “Con questa mozione, l’Italia dei Valori vuole impegnare il governo a costituirsi parte civile già a partire dall’udienza preliminare. Il voto di questo parlamento sarà la cartina di tornasole per fare chiarezza su uno dei momenti più bui della nostra storia”.
“Di fronte ad un reato così grave - aveva sottolineato Borghesi -, è doveroso che il governo si costituisca parte civile". E' un suo preciso dovere, "non una facoltà e per questo, con la nostra mozione, lo impegniamo a farlo”.
NOSTRO COMMENTO: Ma caro Di Pietro! Come fà a costituirsi parte civile un Premier che è stato nominato da Napolitano! Quì non si tratta di ignoranza tecnica ma di opportunità, per non dire altro, verso il suo benefattore. Gli vuole creare veramente grane a Monti! Non lo farà mai. Anche se in cuor suo Monti - che fesso non è - capisce bene che la costituzione di parte civile s'impone nella circostanza. Ma, in questo caso, NON LO FARA' MAI. Neanche ci tenta! E allora? Allora fa male. Perchè un domani le generazioni future lo giudicheranno e non sarà certamente un giudizio benevolo. Ad maiora Monti! Di Pietro, non insista!