Servizio Pubblico Puntata 22 - L'editoriale di Travaglio: "Caro Presidente"
Fonte e link: DiBaRocks
Pubblicato il 30 apr 2015
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"Presidente Mattarella, data l'ora non vorrei svegliarla, quindi le parlerò sottovoce. Mi permetto di importunarla per una questione di una certa importanza. Non so se ha saputo, ma alla Camera succedono cose strane. "
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Servizio Pubblico - Puntata 22: "Dittadura"
Pubblicato il 30 apr 2015
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In primo piano l'attualità politica con il mancato voto da parte della minoranza del Pd della fiducia posta dal governo sull'Italicum. Si parlerà quindi anche del decisionismo di Renzi e del rischio di "fascismo renziano" paventato da Renato Brunetta.
Ad animare il dibattito in studio ci saranno, tra gli altri, Stefano Fassina, deputato del Partito democratico, Michele Emiliano, candidato presidente alle regionali in Puglia, Lorenza Carlassare, giurista e costituzionalista e l’antropologa Amalia Signorelli (conosciuta soprattutto dal pubblico di DiMartedì).
IL NOSTRO COMMENTO: Ha ragione Marco Travaglio a sensibilizzare il Presidente Mattarella. Il suo silenzio – stante quanto sta accadendo in Parlamento – è davvero inspiegabile. Esiste l’art. 72.u.c della Costituzione che non ha bisogno di interpretazione alcuna. Tale ultimo comma testualmente recita: “La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi.” Non lo commentiamo per questioni di decenza. Noi ci auguriamo che Lei, Presidente, gli restituisca l’Italicum , assieme ad un testo di diritto Costituzionale perché il Governo si orienti meglio sulla procedura da adottare. Diversamente opinando, ove mai, Lei, Signor Presidente, che è stato giudice Costituzionale e docente di diritto Costituzionale dovesse firmare questo orrore giuridico ci sarebbe da buttarsi - dicevano i Ns antenati latini - dalla rupe Tarpea a testa in giù. Noi confidiamo sulla Sua saggezza. Infine, come giustamente fa rilevare la costituzionalista Lorenza Caldassare, "l'Italicum violerebbe il principio di eguaglianza in uscita. Cioè, non è possibile, continua la Caldassare, che il mio voto valga niente in confronto al voto di un altro. Esempio: ammettiamo che il PD abbia preso il 40%. Cosa vuol dire che di là c'è il 60%. Il voto di quelli che hanno votato per quel partito conta metà per quelli che hanno votato per quel partito che ha preso il 40% perchè a loro gli danno tanti seggi in più che mio mio voto non realizza." Ha perfettamente ragione l'illustre Costituzionalista, Lorenza Caldassare, c'è una palese violazione del principio di eguaglianza in uscita. Speriamo che Mattarella ne tenga conto! Apprendiamo oggi, 07-maggio-2015 che il Presidente Mattarella ha firmato - alla velocità della luce - l'Italicum voluto da Renzi Matteo senza muovere alcuna osservazione in barba all'art.72 u.c. della Costituzione ed al principio di eguaglianza in uscita. E' proprio vero che "quelli che vengono dopo son peggiori di quelli di prima"! Non resta altro che il referendum abrogativo per cercare di cassare questa orribile legge. Siamo rammaricati e sgomenti anche se qualche giorno prima avevamo scritto che Mattarella avrebbe sicuramente firmato. Ma - come si suol dire - "spes ultina dea". Ormai l'Italia è irrecuperabile!