Quelli della lista Monti: Fini, Casini…Ok il leader, non la legge elettorale
Pubblicato il 1 ottobre 2012 12:09 in Politica Italia
Fonte ed Link: http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/lista-monti-fini-casini-montezemolo-bersani-alfano-1355743/
ROMA – La disponibilità a un reincarico da parte di Mario Monti ha due sicuri, obbligati sostenitori: Fini e Casini (più un Montezemolo defilato “che guida dai box” come ironizza Bersani). Per garantire al Professore, incandidabile perché senatore a vita (e “candidato virtuale” secondo Alfano) truppe e copertura politica, è indispensabile, per Fini,
Casini e Montezemolo (“i furbetti del Monti Bis” li irride Il Giornale) una lista civica ad hoc, una casa dei moderati, una “cosa bianca” non limitata ai cattolici, un patto fra buona politica e società civile per non disperdere competenze e capacità di chi ha restituito prestigio a un Paese schiacciato tra populismo e demagogia.
Cioè mettere fine al ventennio del bipolarismo muscolare. “Dopo Monti solo Monti” (titola La Stampa) è lo scenario cui sta lavorando una galassia in movimento, chi nell’ombra chi alla luce del sole, chi da battitore libero chi dall’interno dei grandi partiti. Ma il nodo cui si ingarbuglia il progetto, l’ostacolo al dispiegarsi dell’”unica vera novità politica” (Fini), resta la legge elettorale. Pisanu, alacre sobillatore di un’alleanza moderata di governo e liquidatore credibile della parabola Pdl (“scappano da tutte le parti, la lista civica può diventare maggioritaria”) sogna “un sistema proporzionale ad effetto maggioritario”. Frattini lavora alla trasformazione del premier da tecnico a politico: “Con il passaggio al proporzionale intesa in Parlamento sul Professore” è la sua idea.
Nel Pd i fan del Monti bis vanno cercati dai sostenitori veltroniani di Renzi, tra i cattolici spaventati da Vendola, tra gli uomini del presidente, nel senso di Napolitano: Follini, Ichino, Gentiloni, Morando, Ceccanti non ci stanno a rinunciare all’accordo con i moderati, ad abiurare Monti, del quale hanno condiviso l’agenda. Ma da quel lato, Bersani non ci sente, ora che ha vere possibilità di vincere, perché rinunciare al premio di maggioranza? Insomma, l’endorsement del disponibile Monti (“non promuovo né smentisco iniziative”) risolve il problema della leadership in un Grande Centro liquido e tutto da costruire, ma se resta l’attuale Porcellum, non ha sbocchi plausibili.
Una lista civica nazionale, aperta alle forze responsabili e capace di dare continuità al rigore e all’efficienza montiane, è una bella cosa ma, alla prova dei fatti, chi la voterebbe? Il paracadute del proporzionale, con prevedibile impasse e e inevitabile ricorso alla riserva montiana, è l’unica chance per ottenere quelle condizioni per cui un accordo su Monti diventerebbe indispensabile.
Monti: “Lasceremo il governo ad altri, troveranno un Paese più sereno”
Pubblicato il 1 ottobre 2012 11:58 in Politica Italia
MILANO – Tra qualche mese governare il Paese sarà un compito che toccherà ad altri. Mario Monti precisa e precisa l’ovvio:”Lasceremo il governo ad altri nei prossimi mesi”.
Ovvio perché ad aprile ci sono le elezioni ed ovvio perché Monti ha già fatto sapere che non si candiderà. Nessuna contraddizione, però, con l’apertura a un “bis” di qualche giorno fa. Monti, insomma, resta a disposizione “in caso di emergenza”.
Parlando al Forum della Cooperazione a Milano il premier ha spiegato che la sua speranza è che con la cooperazione e ”qualche banale principio di gestione interna lasceremo il Paese un po’ meno rassegnato e un pò più rasserenato”.
Il premier, quindi, riscrive in senso “fiscale” la logica della contrapposizione politica. Non più destra contro sinistra ma un augurio, quello di ”spostare il fronte dell’intolleranza perché non separi chi è di destra da chi è di sinistra ma chi paga le tasse dagli altri”.
NOSTRO COMMENTO: Questa è l'Italia di oggi. Questi sono i politici. Quando ci sono i vari Fini, Casini, ed altri del PD (Follini, Gentiloni, Ichino ecc..) e Montezemolo, pronti ad immolarsi per un Monti-bis come volete che l'Italia cambi e decolli. Sostenere a spada tratta un Monti bis, un aristocratico (non liberale che è diverso!) come Monti che ignora o, peggio ancora, fa finta di ignorare, che in Italia oltre alle banche e alle grandi lobbies finanziarie esistono anche un ceto medio, i lavoratori, i giovani in cerca di lavoro, coloro i quali a differenza di tanti altri dell'alta finanza, dell'imprenditoria, del managerialismo, delle banche, tanto care a Monti che prendono danaro al tasso dell'1% e lo danno alle famiglie bisognose al 6-8%, pagano le tasse fino all'ultima lira e sui quali grava una pressione fiscale inaudita (una delle più alte d'Europa). Finchè ci saranno, dicevo, questi politici che vogliono sopravvivere ad ogni costo facendo i cd. "furbetti della politica" e usando il nome di Monti per non annegare, sostenuti anche da una Chiesa alla deriva che non può dare lezioni di morale a nessuno perchè ha tollerato e nascosto per lungo tempo i preti pedofili e gestito una Banca vaticana (IOR) al limite della legalità per non dire altro, una fetta dell'Italia annegherà. Ma per fortuna non TUTTA. I politici della Lista civica per l'Italia non saranno in grado di veicolare tutto quel flusso di persone oltre il 40% ( dicono i sondaggi) che, allo stato, sono in attesa di sapere a chi e se dare il proprio consenso. A nostro avviso, la Lista civica per Monti bis non avrà un grande successo per due ordini di fattori: 1) gli Italiani che capiscono sanno e conoscono bene chi c'è dietro lista civica per l'Italia; 2) il solo pensiero di un Monti-bis metterebbe in allarme gran parte dei lavoratori e sindacati che, allo stato, stanno lottando per far si che i lavoratori non muoiano di fame. A questi si aggiungano la Lega, il Movimento a 5 stelle, l'IDV e parte degli scontenti del PDL e del PD. Vi pare poco?