Riceviamo e pubblichiamo: 22-11-2012
PENSIONI DA FAME MA NON PER TUTTI
Fonte e Link: http://www.lapennadellacoscienza.it/pensioni-da-fame-ma-non-per-tutti/
I dati presentati quest’oggi dall’INPS mostrano come metà dei pensionati italiani percepisce una pensione inferiore al 1000 euro al mese.
I dati sono quelli dell’INPS è sono tutt’atro che confortanti.
Il 17% dei pensionati ha un reddito inferiore a 500 euro mensili;
il 36% tra i 500 e i 1000 euro;
il 24% percepisce un reddito compreso tra i 1000 e i 1500 euro al mese.
Sono solo il 2,9% gli italiani che hanno una pensione oltre i 3000 euro.
I dati forniti dal Inps sono impressionanti, soprattutto perché ognuno di noi sa bene quanto può essere difficile provvedere ai bisogni essenziali se si dispone di un reddito tanto esiguo.
La vita per gli anziani è sempre più dura, soprattutto pin considerazione del fatto che il potere d’acquisto delle famiglie si è contratto di ben cinque punti percentuali negli ultimi quattro anni.
Ovviamente la situazione dei pensionati non è la stessa per tutti.
La maggioranza degli anziani, talvolta anche con gravi deficit fisici, con meno di settecento euro al mese devono pagare l’affitto, luce, gas e riscaldamento e il poco che avanza occorre per comprare qualcosa da mangiare A questa situazione si contrappone quella di chi come l’ex ministro dell’agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio che dal 2008, ovvero quando aveva appena 49 anni, percepisce dalla Camera un vitalizio di 5802 euro netti al mese.
Chiaramente come Pecoraro Scanio c’è un intera generazione di ex parlamentari che non devono preoccuparsi di come arrivare alla fine del mese o lavorare finché hanno forza nelle gambe e nelle braccia.
Un’inchiesta portata avanti lo scorso anno dall’Espresso mostrava come ben 2307 parlamentari ricevono oltre settemila euro al mese netti.
Ci sono ben 2330 pensioni pagate a ex parlamentari che costano la bellezza di 219 milioni di euro l’anno a fronte di 15 milioni di euro di contributi versati!
E poco cambierà con l’introduzione del nuovo sistema contributivo introdotto da Elsa Fornero, perché chiaramente la legge non può avere efficacia retroattiva.
La situazione delle pensioni pagate agli ex parlamentari desta rabbia e indignazione. E’ sufficiente pensare a quanti percepiscono le doppie pensioni come parlamentari e ex consiglieri regionali. Anche in questo caso giusto per fare qualche nome: il signor Paris Dell’Unto, un dimenticato craxiano che ogni mese riscuote la bellezza di 17 mila euro; prende infatti 8455 euro di pensione per essere stato parlamentare e 9000 euro come ex consigliere regionale. Mica male per essere praticamente uno sconosciuto.
Chiaramente l’elenco sarebbe molto lungo e il dibattito complesso se a questo ragionamento andassimo a sommare il numero di parlamentari che proseguono nella propria attività lavorativa e al contempo occupano un seggio in parlamento. I nomi più noti sono sotto gli occhi di tutti, per esempio l’avvocato Bongiorno, oppure l’avvocato di Berlusconi Ghedini, ma anche Paniz e Longo. Chiaramente la loro presenza in parlamento è poco più che simbolica poiché alcuni sono degli assenteisti incalliti.
Non dobbiamo quindi stupirci se nessuno prende provvedimenti per sanare questa situazione. Cosa mai potrà interessare a questi parlamentari se oltre il 17% dei pensionati italiani vive con meno di 500 euro al mese?
MASTRAPASQUA, L’UOMO DA UN MILIONE DI EURO
11 marzo 2012 Filed under POLITICA Posted by sonnif
Il Presidente dell’INPS Antonio Mastrapasqua, di 53 anni romano è una delle figure più controverse della pubblica amministrazione italiana per via dei suoi numerosissimi incarichi e del suo esorbitante stipendio: 1 milione 200 mila euro.
Qualche giorno fa tutti si erano indignati ed erano rimasti a bocca aperta nell’apprendere che il Capo della Polizia Antonio Manganelli riceveva oltre 621 mila euro, Mario Canzio ragioniere generale dello Stato 562.mila euro euro, Salvatore Ionta, capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria 543 mila euro, il comandante generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli, con 462 mila euro, Cesare Patrone, direttore generale del corpo forestale dello Stato 362.422,13 euro,poi c’è la sorella del Sindaco di Roma Gianni Alemanno diventata campionessa di sprechi e che nonostante questo è stata riconfermata da Monti nel suo ruolo e continua a portare a casa la bellezza di 307 mila euro di stipendio. Questi importi sono ovviamente calcolati sulla base del singolo incarico, e non si tiene conto della stratificazione degli incarichi e degli stipendi che ricevono per questi.
NOSTRO COMMENTO: I COSTI DELLA POLITICA! QUESTI SONO LA VERA VERGOGNA DELL'ITALIA! COSA HANNO FATTO Prodi, Berlusconi ed ora Monti per contrastare questo schifo? Il resto di NIENTE. NON VANNO VOTATI! ITALIANI! MANDIAMOLI A CASA D’URGENZA, NON VOTIAMO PIU’ QUESTI PARTITI, ALTIMENTI, PER L’ITALIA, NON CI SARA’ PIU’ SPERANZA!