Renzi: “Non ho bisogno di Casini. Contro Berlusconi servono le idee”
Il segretario del Pd sottolinea che "non basta più" essere contro il Cavaliere. E Grillo? "E' in difficoltà. Se la politica fa le cose che promette, lui si sgonfia come un palloncino". Il leader dell'Udc risponde: "Con destra per programma innovativo". Sondaggio Ipsos: con alleanza Forza Italia-Udc il centrodestra al 37,9% dei consensi
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 3 febbraio 2014
Fonte e LinK: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/03/renzi-non-ho-bisogno-di-casini-contro-berlusconi-servono-le-idee/867091/
”Se siamo credibili, prendiamo un voto più degli altri. Certo, se per farci paura basta uno starnuto di Pier Ferdinando Casini, allora ‘Houston abbiamo un problema’. Siamo il Pd, noi. Dobbiamo dire qual è la nostra idea di società. Non basta più essere contro Silvio Berlusconi. Dobbiamo salvare l’Italia e cambiarla a 360 gradi”. Così il segretario del Pd, Matteo Renzi, in un’intervista a Repubblica. “Se vogliamo il bipolarismo – sottolinea, – non mi stupisce che Casini stia di là”, ma una vittoria del Pd “non dipende dal sistema di voto, vinci se affascini gli italiani con le tue idee, non se pensi di farti la legge su misura”. Alle urne i democratici si presenteranno con un’alleanza “con forze di centro e di sinistra”, ma il punto “è impedire il potere di ricatto dei piccoli partiti”.
Beppe Grillo, spiega, “per la prima volta rincorre, è in difficoltà. Se la politica fa le cose che promette, lui si sgonfia come un palloncino”. Gli insulti al presidente della Camera Laura Boldrini “sono squallidi”, ma anche “il questore Dambruoso dovrebbe dimettersi, perché non bastano le scuse dopo quello che abbiamo visto”. Quanto al sistema di voto “le correzioni sono sempre possibili”, ma “si cambia solo se si è tutti d’accordo”. Sull’eventuale rimpasto è Enrico Letta che deve decidere, ma “non si usi l’alibi del Pd per evocare un rimpasto o per mettere dei renziani”. E “basta con il quanto dura! E’ un governo, non un iPhone. Questa legislatura può durare fino al 2018, ma deve affrontare con decisione i problemi veri”. Palazzo Chigi? “Il problema non è il nome del premier, che per quel che mi riguarda si chiama Enrico Letta – dice Renzi, – ma le cose da fare. Io mi occupo di queste, non di altro”.
Non si è fatta attendere la reazione di Casini alle Parole del sindaco di Firenze. “Ho scelto di allearmi con il centrodestra non per far rivivere i partitini e le nomenclature del passato, ma per dar vita ad un programma serio e innovativo che faccia uscire l’Italia dalla crisi, aiuti il ceto medio finora penalizzato e rilanci le imprese”, ha detto leader dell’Udc intervistato da Canale 5. E ha aggiunto: “Fa bene Matteo Renzi a non meravigliarsi di questa mia scelta politica che ha come obiettivo anche la riorganizzazione del Ppe”.
L’ultimo sondaggio Ipsos fa intanto sapere che un’alleanza tra Fi e Udc porterebbe il centrodestra ad ottenere il 37,9% dei consensi, affermandosi al primo turno e, con il premio di maggioranza, a conquistare 326 seggi. Sulla base dei dati del sondaggio si possono comunque delineare due scenari: con il primo, antecedente la decisione di Casini di rientrare nella coalizione di centrodestra, si renderebbe necessario il turno di ballottaggio giacché nessun partito o coalizione raggiunge la soglia del 37%: il centrosinistra otterrebbe il 36%, il centrodestra il 34,8%, il M5s 20,7% e il Centro il 5,4%. Il secondo scenario prevede l’ipotesi di un’alleanza dell’Udc con il centrodestra che in tal caso raggiungerebbe il 37,9%, affermandosi al primo turno, conquistando il premio di maggioranza e ottenendo 326 seggi (di cui 259 a FI e 67 a Ncd), rispetto ai 185 del centrosinistra (tutti al Pd) e ai 106 del M5S.
IL NOSTRO COMMENTO: Ma come si fanno i sondaggi? Il Centro destra con Casini arriverebbe addirittura al 37,9% Ma in quale pianeta si vive? Ragioniamo un po’ con la testa: 1) Berlusconi, al contrario di come rilevano i sondaggi, non è in fase di ascesa ma di “discesa” Molti Italiani preferiscono non votare anzicchè votare un condannato per frode fiscale; 2) la spaccatura con Alfano e compagni ha causato e causerà un indiscutibile calo di voti sia nel nuovo NCD che in Forza Italia; 3) l’eventuale entrata di Casini apporterà al Centro destra un insignificante aumento di voti se non, addirittura, un peggioramento. Casini nelle ultime elezioni è stato eletto per miracolo di Dio con i voti sottratti a Monti. Non è più credibile Casini. Ormai gli Italiani lo conoscono bene e non lo votano più. Può incantare solo gli allocchi Casini! E allora! Allora con queste prospettive che valore volete che abbiano i sondaggi di cui sopra? Proprio nessun valore. E veniamo al PD. Il PD non è che navighi in acque migliori dell’ex PDL e di FI. Perché il PD soffre di una gravissima crisi d'identità dalla quale non ne uscirà tanto facilmente. Ciò comporterà un indiscutibile calo di voti nonostante la presenza di Renzi. Oltretutto il Governo Letta più che da bomba ha fatto da freno. Gli Italiani non sono per niente contenti di Letta, mentre, al contrario hanno dato fiducia a Matteo Renzi che si sta arrampicando sugli specchi per fare uscire dalla palude quel che è rimasto del PD. L’unica forza politica che molto probabilmente avrà un incremento di voti sarà il M5S a condizione che Grillo e Casaleggio sappiano approfittare del momento favorevole. Questa è la realtà! Tutto il resto è solo poesia……..