IL DIRITTO DI SCIOPERO:
Il governo non solo non aiuta i lavoratori a superare la gravissima crisi economica, ma li attacca sul terreno dei diritti. L'affondo con il ddl delega è anticostituzionale ma è soprattutto sbagliato.
Di fronte ai dati drammatici diramati dall'Istat ieri sulla cassa integrazione e a quelli ancor più drammatici sul pil americano, il nostro esecutivo dovrebbe prendere il toro per le corna e dare una mano ai lavoratori già in difficoltà, invece cerca di distogliere l'attenzione e emana un provvedimento liberticida che indebolisce il diritto di sciopero nel settore trasporti. Qualche alto rappresentante delle imprese prende la palla al balzo e rilancia, chiedendo che lo sciopero virtuale venga esteso a tutte le categorie.
Stiamo assistendo a un vero e proprio intervento a gamba tesa ai diritti dei lavoratori che mira, tra le altre cose, a spaccare il sindacato.
L'Italia dei Valori non si presterà a questo gioco sporco. Se il Pd vuole dialogare su questo terreno faccia pure. Noi siamo con la Cgil e con i lavoratori in piazza ieri a Pomigliano, addirittura con il vescovo, e oggi a Torino.
Dal nord al sud il governo non capisce che la protesta può dilagare, come qualche anno fa quando lo stesso Berlusconi provò a minare dalle fondamenta lo statuto dei lavoratori. Cominciò lì il declino che portò alla vittoria di Prodi nel 2006. Vuol dire che anche questa volta saranno i lavoratori a frenare la deriva autoritaria del Cavaliere.
Da www.italiadeivalori.it, SI RIPORTA:
POSTATO DA SILVANA MURA:IL REFERENDUM ELETTORALE.
Il 6 e 7 giugno 2009 gli Italiani saranno chiamati alle urne per eleggere i propri rappresentanti al Parlamento Europeo. Nella stessa data in tante province e comuni d'Italia si svolgeranno anche le elezioni amministrative.
Entro la fine di giugno si dovrà svolgere anche il referendum elettorale. Buon senso vorrebbe che anche questa consultazione si svolgesse nella stessa data delle precedenti. Invece non sarà così, ma per volere della Lega e del Pdl gli Italiani dovranno votare per il referendum il 15 di Giugno.
Il motivo? La Lega ha paura del referendum ed ha preteso che questo fosse relegato in una data in cui sarà difficile raggiungere il quorum. Questa scelta della Lega costerà agli italiani 400 milioni di euro che potevano essere risparmiati se il referendum fosse stato accorpato alle europee.
Una condotta assolutamente irresponsabile quella di Lega e Pdl, che in un momento in cui le famiglie stanno facendo grandi sacrifici a causa della più grave crisi economica del dopo guerra, si permette di gettare dalle finestra 400 milioni di euro che si potevano utilizzare in altra maniera.
Che credibilità possono avere due forze politiche che per i propri interessi di partito hanno il coraggio di effettuare un simile scempio? Come potranno da oggi andare a dire ai cittadini che per i servizi sociali non ci sono le risorse, che non bastano i soldi per i precari, che l'assistenza ai disabili costa troppo?
Si vergognino piuttosto. Ma questi 400 milioni che andranno in fumo per pagare le elezioni del referendum non potevano essere destinati ad incrementare quella Social Card che Lega e Pdl hanno inventato ma non hanno finanziato?
NOSTRO COMMENTO: Queste cose non si fanno. Però è meglio che accadano. E' ora che gli Italiani si sveglino e mandino a casa questo Governo che non ha prodotto e non produrrà niente di buono. Almeno per gli Italiani!!!!