Per il prefetto di Milano la mafia non esiste
di Maria Loi - 22 gennaio 2010
Milano. La gravissima leggerezza con la quale il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi si è espresso dicendo che la mafia non esiste, anche se sono presenti singole organizzazioni, in occasione della trasferta milanese della Commissione parlamentare antimafia, si scontra con la realtà dei fatti.
Anche i dati sui beni confiscati alla mafia sono emblematici. La Lombardia è al quinto posto a livello nazionale dietro alle quattro regioni del Sud: Calabria, Sicilia, Campania e Puglia.
Intere province del Nord sono spartite tra Cosa Nostra e ‘Ndrangheta. Nel bresciano per esempio sono molto forti le famiglie calabresi come i Mazzaferro di Gioiosa Jonica, i Bellocco di Rosarno, i Piromalli di Gioia Tauro, i Mancuso di Limbadi.
Il capo dell’Antimafia a Milano, il pm Ferdinando Pomarici, ha denunciato che in mezza Lombardia le attività a rischio di partecipazione mafiosa sono i settori dell’edilizia, quello immobiliare, i centri commerciali, gli alimentari, la sicurezza, le discoteche, gli appalti, bar e ristoranti, sale da gioco, distributori, cooperative di servizi, trasporti.
Che il Prefetto di una città come Milano neghi che il capoluogo lombardo sia invaso dalle mafie è “inquietante” ha detto il deputato dell'Idv Sonia Alfano. Ma anche preoccupante ha aggiunto il Senatore Giuseppe Lumia invitando il governo “a valutare l’adeguatezza di un prefetto che esprime valutazioni di questo genere”.
Il fatto più grave è che queste affermazioni provengono da un uomo delle istituzioni che dovrebbe avere il dovere di tutelare i cittadini ha dichiarato Giulio Cavalli, candidato indipendente per l'Idv in Lombardia alle prossime elezioni regionali.
Il giudice Giovanni Falcone in tempi non sospetti aveva dichiarato che la mafia uccide a Palermo ma investe a Milano. E più l’investimento è lontano dall’attività illecita, più è facile passare inosservati e farla franca. Il prossimo banco di prova sono i maxi appalti previsti per l'Expo 2015 sui quali i clan intendono allungare le mani. Le dichiarazioni del prefetto rischiano di diventare un segnale molto apprezzato dalle stesse organizzazioni criminali.
Mafia, Alfano (IDV), Prefetto Lombardi nega realtà nota a tutti
22 gennaio 2010
"Le dichiarazioni del Prefetto Lombardi riguardo all'inesistenza della mafia a Milano – scrive il deputato dell'IdV Sonia Alfano in una nota – mi lasciano esterrefatta e mi preoccupano". "La mafia investe al nord – prosegue la Alfano - e lo sappiamo tutti. E' inquietante che a negarlo sia il Prefetto di una città come Milano che è stata invasa dalle mafie. Lo dimostrano le infiltrazioni all'interno dell'imprenditoria, a tutti i livelli. I boss ormai residenti a Milano ne controllano l'economia. La 'ndrangheta controlla la gestione degli stand al mercato ortofrutticolo e circa ventimila persone, ogni anno, subiscono il fenomeno del racket". "Mi chiedo – continua - come possa il Prefetto non sapere che Milano è la capitale europea della droga, un crocevia di miliardi di euro scambiati tra i clan sudamericani e quelli di tutte le mafie italiane". "Consiglio al Prefetto – conclude Sonia Alfano - di non lasciarsi andare a dichiarazioni di questo genere, soprattutto in vista dei maxi appalti previsti per l'Expo 2015 che ovviamente faranno gola ai clan e, piuttosto, cerchi di dimostrare capacità nel difendere il territorio dalle mani sporche di questi criminali. Se Lombardi ritiene che la mafia sia solo coppola e lupara, come lascia intendere, deve aver sbagliato mestiere". (Fonte:Antimafia2000.it)
Ufficio Stampa On. Sonia Alfano
www.sonialfano.it
NOSTRO COMMENTO: Come si fà a dire che a Milano non esiste la mafia quando fiumi di inchieste e di sentenze della Magistratura ne attestano la presenza. Ma Lei prefetto in quale mondo vive? Crede veramente che gli Italiani siano così “fessi” da crederLa?