Liberta di opinione

23 novembre 2024
Testo
  • Increase font size
  • Default font size
  • Decrease font size

Travaglio: Di Pietro, ripensaci.-

E-mail Print PDF

Di Pietro, ripensaci "I Marco Travaglio"

Fonte:ilfattoquotidiano 14-02-2010

Tutto si può dire di Paolo Mieli, tranne che non misuri le parole. L’altra sera ad Annozero ha lanciato un vaticinio che somiglia tanto a una maledizione, o a una benedizione: “Come alla vigilia del 1992, sta per saltare il tappo”.

 

Emma Bonino l’ha definito un timore, ma Mieli l’ha gelata: “Non è un timore, è una previsione”. Ieri, sulla Stampa, il direttore Mario Calabresi ha scritto: “Per cancellare il ricordo, ogni prudenza e la paura, per ricostruire la spavalderia, il senso di impunità e di arroganza, sono serviti 18 anni.

Una generazione. Un giro completo di giostra che sembra riportarci alla casella di partenza: 17 febbraio 1992”. Diciotto anni fa – mercoledì prossimo –, Mario Chiesa finiva in galera per una mazzettina di 7 milioni pattuita con un impresario di pulizie in cambio di un appalto al Pio Albergo Trivulzio. Anche allora, come oggi l’arresto di Milko Pennisi per una tangentucola di 5 mila euro, il caso Chiesa finì nelle pagine interne dei quotidiani, trattato come un caso di ordinaria corruzione. Come oggi Pennisi dalla Moratti e da Formigoni, Chiesa fu scaricato da Craxi come “mariuolo” e “mela marcia”. Poi Chiesa cominciò a parlare e descrisse il marciume di tutto il cestino. E venne giù tutto. Saltò il tappo. Anche allora c’era la recessione. La spesa pubblica era fuori controllo, così come il debito. La corruzione era una tassa impropria sui cittadini che si mangiava – calcolò l’economista Mario Deaglio – 10 mila miliardi di lire all’anno. E si vedeva a occhio nudo, grazie alla spavalda imprudenza e impudenza dei ladri di Stato che rubavano sotto gli occhi di tutti. Proprio come oggi. Solo che oggi, per la Banca mondiale, la tassa-corruzione è arrivata a mangiarsi 40 miliardi di euro e, per la Corte dei Conti, addirittura 60. Da otto a 12 volte rispetto al 1992. Anche allora una classe politica decrepita, autoreferenziale e screditata tentò di salvarsi con l’impunità: negava tutte le autorizzazioni a procedere ai giudici, varava leggi salva-ladri come il decreto Amato-Conso. Poi la gente scese in piazza e li mandò tutti a casa, almeno per un po’. Anche oggi, a Milano come a Firenze, a Bari come a Palermo, ci sono inchieste che non si limitano a singoli episodi, ma hanno tutte le potenzialità per “sfondare” fino a far saltare il tappo del sistema. Un sistema ampiamente screditato, indebolito, dilaniato da guerre intestine (la crescente insofferenza dei finiani e della Lega nella maggioranza, per non parlare dello scontro nella cruciale Sicilia tra gli amici di Schifani e Alfano e il clan Dell’Utri-Micciché che ha dato vita al Partito del Sud di Lombardo; e, dall’altra parte, la putrefazione del Pd e l’estinzione della sinistra radicale). Anche i poteri forti della Confindustria e del Vaticano sembrano vacillare, la prima per la crisi e il secondo per la guerra dei dossier. Lo scandalo che ha travolto Bertolaso è, se possibile, ancor più destabilizzante dei processi a Berlusconi: perché Bertolaso, uomo di Gianni Letta molto amato da una porzione del Pd e ben introdotto Oltretevere, è il punto d’intersezione di poteri ancor più antichi e inossidabili di quelli che sostengono l’eterno parvenu Berlusconi. Intanto la mafia dà segni di crescente insofferenza per le “promesse tradite”. Solo chi non vuole o non può vedere quel accade se ne resta asserragliato nella sua piccola trincea, in attesa che “passi ‘a nuttata”, blindandosi con improbabili legittimi impedimenti, lodi e lodini, nuove immunità. Chi ha occhi per vedere, invece, dovrebbe prepararsi a raccogliere i cocci del pentolone che sta per saltare e a fornire un approdo di chi, verosimilmente, resterà presto senza punti di riferimento. Fino a una settimana fa, Di Pietro aveva più di una chance in questo senso. Poi se l’è giocata con l’operazione De Luca. I nostri lettori e migliaia di cittadini della Rete continuano a chiedergli di tornare indietro, finché è in tempo. Ammettere di avere sbagliato è molto meglio che perseverare nell’errore.

NOSTRO COMMENTO: Noi avevamo già avvertito Di Pietro, giorni addietro, da queste pagine, a ripensarci. Lo ribadiamo anche ora assieme a Marco Travaglio. La credibilità, On.le Di Pietro è fondamentale per un politico! Ci ripensi! Tutti i suoi “amici….!!” del PDL appena aprirà bocca gli rinfacceranno questa sua debolezza! Ci ripensi!

Hits: 1280
Trackback(0)
Commenti (0)add comment

Scrivi commento
più piccolo | più grande

security image
Scrivi i caratteri mostrati


busy
Last Updated ( Martedì 16 Febbraio 2010 09:18 )  

Il ritorno del Principe

Commenti

Diritto d’autore onl
Speriamo che la Corte Costituzione prenda posizione Antonino Romeo
Vitalizi, la Camera
Complimenti per l'ottimo articolo.Dr Romeo Fortunato
class
In qualità di azienda open source, prendiamo sul serio la tua privacy e vogliamo
La applicabilità del
E' consentito estrarre copia o stampare i documenti pubblicati su Filodiritto ci
Festa della Repubbli
Si precisa che questo articolo e' tratto da Wikipedia (l'autore dello inseri

web

Prove di ballo Standard classe "A2" Fernando & Vittoria

Guarda i miei video su Vimeo



I put videos I create on Vimeo. You can see my profile.

Statistiche

mod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_counter
mod_vvisit_counterOggi1761
mod_vvisit_counterIeri599
mod_vvisit_counterQuesta settimana5528
mod_vvisit_counterQuesto mese16475
mod_vvisit_counterTotale4547267

Online: 102
IP: 3.143.214.226

Puhjai Beautiful 19 Yo Indian Teen Deshi Bangla Mahmudul Hasan College Park Transsexual Park Shows Off School Teacher 11 Pervert Voyeursex Spy Camera Getting Fucked By Ripped Bi Stud Mom And Daughter Incezt

Usiamo Cookie propri e di terze parti per garantire una corretta navigazione del sito web. Se continui a navigare accetti il loro utilizzo. Per maggiori informazioni: privacy policy.

Accetto i cookie di questo sito.

EU Cookie Directive Module Information