Fonte:il Corriere.it
Mandiamo in onda il video del Corriere sulle intercettazioni
ROMA - Il Pdl annuncia un passo indietro sul decreto che riguarda le intercettazioni. Ma intanto la reazione da parte di editori e giornalisti ha un'improvvisa svolta con l'annuncio di Sky di voler ricorrere alla giustizia europea.
«RIPENSAMENTO POSSIBILE» - «Sull'emendamento 1.2008 che prevede un raddoppio delle pene per i giornalisti che pubblicano arbitrariamente atti di un procedimento penale ci potrebbe essere un ripensamento della maggioranza. Vedremo lunedì, ne parleremo quando riprende il dibattito in commissione al Senato». Il senatore Roberto Centaro(Pdl), relatore del ddl Alfano sulle intercettazioni telefoniche, nel corso della video-chat del Corriere.it alla quale ha partecipato anche il senatore dell'Idv Luigi Li Gotti.
PASSO INDIETRO - Centaro, prefigura un possibile passo indietro del governo e della maggioranza su uno degli emendamenti più contestati: quello che, rispetto al testo varato dalla Camera, porta da 30 a 60 giorni l'arresto previsto per i giornalisti mentre il massimo dell'ammenda sale a 10 mila euro (20 mila se ad essere pubblicate sono i testi delle intercettazioni). Il senatore Li Gotti ha accolto l'annuncio con soddisfazione: «Questo significa che la nostra insistenza alla fine può portare a qualche risultato positivo. Dopo il miglioramento dell'emendamento D'Addario (intercettazioni tra presenti utilizzabili dalle vittime di reato per esercitare il diritto di cronaca), ora si può ottenere un passo in più anche sulle pene previste per i giornalisti e, speriamo, anche per la durata delle intercettazioni». Dino Martirano 20 maggio 2010
Salvatore said:
... Colgo l'occasione per dire la mia : Se colpevoli sono i giornalisti che pubblicano, più colpevoli o unici colpevoli sono i magistrati, cancellieri, portaborse, facchini o il personale delle procure, che portano fuori le notizie. Ma il colpevole principale rimane pur sempre il magistrato perchè sa a chi ha affidato gli atti. Se poi li lascia incustoditi è ancora peggio. M son loro unici colpevoli. |
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Ferdy said:
... Non è esattamente come Tu dici. Attribuire, sic et simpliciter, ed in via esclusiva, l'unica responsabilità di fuga di notizie ai magistrati è un modo semplicistico di ragionare. Tra i soggetti che potrebbero portar fuori notizie ad insaputa dei giudici, oltre tutti quelli da Te menzionati ci sono anche gli Avvocati che hanno la visione degli atti quasi contestualmente ai giudici. Chi te lo dice che le notizie non possono uscire anche dai loro studi? Magari ad insaputa degli stessi Avvocati? In uno studio legale ci sono tanti soggetti che coadiuvano gli Avvocati. Ad esempio: segretarie, giovani praticanti procuratori, ecc..Gli atti processuali dovrebbe custodirli il Cancelliere. Ma se il Cancelliere è una persona disonesta il giudice che colpa ha? La famosa "culpa in vigilando" praticamente ormai non esiste più in giurisprudenza. Ciao Salvatore e grazie per il tuo commento. |
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