Riceviamo e pubblichiamo da Byoblu
Fonte: byoblu
Mi avete riferito che alcune emittenti avrebbero misteriosamente oscurato il discorso di Gianfranco Fini, ieri pomeriggio a Mirabello. Su LA7, mi dicono, lo schermo è andato a nero per riprendersi solo alla fine dello speech.
A beneficio di quanti non sono riusciti a seguirlo, o di quanti non possono permettersi un collegamento satellitare, mi sono premunito di mettervi a disposizione la versione integrale dell'intervento del presidente della Camera. Dura più o meno un'ora e venti. Ovvietà più, ovvietà meno.
Il primo che raggiunge una terra inesplorata, tracciando una nuova rotta, è colui che ha le credenziali per fregiarsi della scoperta, e ce ne racconta tutti i dettagli suscitando sorpresa e spesso ammirazione. Chi arriva in seguito, dal secondo in poi, al massimo può solo confermare, ma in nessun modo enfatizzare i contenuti della sua narrazione come se stesse enunciando dirompenti novità. Ben che gli vada, sta solo scoprendo l'uovo di Colombo. O l'acqua calda, se preferite. Figuriamoci poi chi arriva per terzo, quarto, ventesimo, centesimo...
Ieri a Mirabello Fini ha fatto la classica bella scoperta, parlando di etica, di principio di legalità, del Partito delle Libertà inesistenti, del coro dei plaudenti intorno a Berlusconi, della necessità di andare a processo, di metodo Boffo, della genuflessione nei confronti di Gheddafi e così via. Tutte scoperte già fatte da altri, alle quali lui perviene una volta che la rotta è stata tracciata, gli ostacoli abbattuti, la pista creata, gli animali addomesticati, il malcontento degli indigeni calmierato e così via...
Tuttavia non bisogna commettere l'errore di credere che le parole di Fini siano inutili. La formalizzazione di un cambiamento, l'istituzionalizzazione di un percorso, la benedizione di un obiettivo da raggiungere avvengono sempre dopo un processo di maturazione che comporta duri scontri condotti da un ristretto numero di pionieri. Il discorso di Mirabello è la cerimonia che ufficializza il colpo di reni, il rigurgito di dignità della nostra democrazia ferita, e va salutato con un minimo di soddisfazione e ottimismo. Può essere un primo passo.
Fosse mai che anche tra i sudditi più devoti, non foss'altro che per ragioni di opportunismo, inizi a serpeggiare il sentimento della necessità di alzare, pur tardivamente, la testa?
NOSTRO COMMENTO: Condividiamo quanto scritto sopra da Byoblu ed invitiamo i lettori a fare girare questo video relativo al discorso di Fini a Mirabello.