Il Parlamento salva Calderoli. Vergogna!
Di Massimo Donadi
Così, oggi, siamo giunti finalmente al Calderoli day. L’Aula di Montecitorio ha votato la mozione di sfiducia presentata da IDV nei confronti del ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli che, con un sotterfugio, ha abrogato il reato di associazione militare di stampo politico per salvare 20 appartenenti alla Guardia nazionale padana coinvolti in un processo a Verona.
Noi abbiamo giudicato i comportamenti del senatore Calderoli nell’esercizio delle sue funzioni di ministro e li abbiamo ritenuti gravi ed inaccettabili. Quando un ministro della Repubblica arriva a mentire, a cancellare una norma che mette a serio rischio la sicurezza nel nostro paese, soprattutto in giorni di forte tensione sociale come questi, a mentire al Parlamento – lo ha fatto anche oggi tornando ad attribuire ogni responsabilità al Comitato tecnico incaricato della redazione dello schema di codice dell’ordinamento militare quando sa benissimo che ci sono le prove che non è così - a imbrogliare le carte per salvare attivisti della sua parte politica non si può e non si deve restare a guardare. Non sono circostanze e fatti che abbiamo trovato sotto un cavolo. Sono fatti e circostanze comprovate. E’ del tutto evidente e inconfutabile che il ministro Calderoli ha cancellato o fatto cancellare quella norma e che, volutamente, non ha rimediato all’errore. Anche oggi è tornato a mentire, presentando solo parte dei documenti che gli avevamo chiesto, guardandosi bene dal produrre il file che lo avrebbe inchiodato alle sue responsabilità, nonché il testo cartaceo della bozza di decreto delegato consegnato dal comitato scientifico al ministero all'esito della riunione del 28 marzo 2009.
Infatti uno dei due documenti che il ministro Calderoli ha comunque depositato, e che qui vi mettiamo in allegato è il verbale della riunione del comitato scientifico, protocollato dal ministero della Difesa, dal quale si evince chiaramente che i lavori della Comitato tecnico si sono conclusi definitivamente il 28 marzo e che, come indicato al punto B del verbale, nel corso della riunione come ultimo adempimento "è stato effettuato il controllo delle fonti abrogate" dal decreto delegato; tuttavia il ministro ha 'dimenticato' di depositare la bozza del testo di decreto legislativo consegnata al ministero quel 28 marzo dal comitato scientifico, perché è da esso che si sarebbe evinto che l'abrogazione del reato di associazione di tipo militare con scopi politici non c'era in quella bozza e che essa è stata introdotta da una 'furtiva mano ministeriale' tra la sera del 28 marzo e il successivo 21 aprile. Per questa ragione abbiamo presentato la mozione di sfiducia per il ritiro delle sue deleghe, non ritenendolo più adeguato a svolgere il ruolo di ministro della Repubblica. Come è andata? Il Parlamento ha respinto la sfiducia al ministro Calderoli. Nessuna sorpresa, la solita vergogna. Siamo abituati ad una maggioranza che salva se stessa, ad una casta che si auto-tutela, a cominciare dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. C’è un dato politico, però, in tutto questo che consegniamo a futura memoria. Idv e Pd hanno votato unitamente. Il Terzo Polo, invece, Udc, Api, Fli e Mpa, pur condividendo le nostre censure al ministro Calderoli, si è astenuto. Se ne è lavato le mani, come Ponzio Pilato.
La nostra mozione riguardava l'accusa da noi mossa al ministro Calderoli di aver intenzionalmente e illecitamente abrogato un grave reato previsto dal nostro ordinamento al solo scopo di avvantaggiare 36 dirigenti leghisti che per quel reato erano stati rinviati a giudizio. Qualcuno ha ritenuto queste accuse vere, Pd e IDV, qualcun altro le ha ritenute false, Lega e Pdl. Qualcun altro, invece, quel famoso Terzo Polo che si proclama difensore delle istituzioni, si è astenuto. Chi, un giorno si e l’altro pure, si proclama difensore delle istituzioni avrebbe dovuto sentire il dovere di votare o a favore o contro ma non certo di astenersi. Vestire i panni di Ponzio Pilato sa tanto di politichese e poco di quello spirito di novità annunciato in pompa magna dai terzo-polisti. Un atto di verità è stato svenduto dal sistema trasversale che gestisce il potere in Italia, quel sistema che non ha nessun interesse ad accertare la verità e che non si schernisce neanche di fronte all’evidenza di aver contribuito a sconfiggere la democrazia.
NOSTRO COMMENTO: Una vera vergogna! Se è vero (come sembra!) che esistano le prove di una strana dimenticanza del Ministro Calderoli “di depositare la bozza del testo di decreto legislativo al Ministero quel 28 marzo dal Comitato scientifico…” La mozione dell’IDV riguardava l'accusa mossa al ministro Calderoli di aver intenzionalmente e illecitamente abrogato un grave reato previsto dal nostro ordinamento al solo scopo di avvantaggiare 36 dirigenti leghisti che per quel reato erano stati rinviati a giudizio. La cosa ancora più vergognosa è che il cd “Terzo Polo” formato da UDC, FLI, API e MPA, si sia astenuto. Questo Terzo Polo a parole SEMBRA avversare il Cavaliere ai FATTI invece si guarda bene dal farlo. Dopo la fallita mozione di sfiducia nei confronti di Berlusconi, il Terzo Polo farebbe bene a ritirarsi. Ha perso totalmente di credibilità! Ormai la gente ha capito che vogliono fare alleanze col Cavaliere perché temono la bocciatura dell’elettorato. Ha ragione il Cavaliere: per loro non c’è futuro! Francamente, neanche per Noi!