Riceviamo e pubblichiamo: 11 maggio 2011
Referendum, Di Pietro scrive a Lei e Garimberti: correggere rotta su spot
Fonte: http://www.italiadeivalori.it
IL Leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha inviato oggi una lettera al presidente della Rai, Paolo Garimberti, e al direttore generale, Lorenza Lei, per chiedere un’immediata correzione di rotta sugli spot referendari che la Rai sta
mandando in onda in questi giorni. Nella missiva si evidenzia che ‘sono stati completamente ignorati i pareri formalmente espressi sul testo dai comitati promotori dei referendum sul nucleare, sul legittimo impedimento e dei due referendum sull’acqua. Infatti lo spot proposto dalla Rai risulta incomprensibile e burocratico ed è stata motivata questa non avvenuta modifica accampando un parere contrario del ministero dell’Interno di cui nessuno, però, ha fornito riscontro formale’.
‘La Rai – scrive Di Pietro - è stata più volte sollecitata a trasmettere gli spot per illustrare la data, l’ora, la modalità di voto e il contenuto dei quesiti oggetto della consultazione referendaria del 12 e 13 giugno. L’Italia dei Valori con lettera a mia firma, inviata il 29 aprile scorso, ha particolarmente sottolineato la necessità di superare la grave situazione di illegalità provocata dal colpevole ritardo della commissione di Vigilanza, adempiendo comunque agli obblighi previsti dalla legge sulla par condicio. In precedenza, un’analoga lettera del Presidente della commissione di Vigilanza, Sergio Zavoli, sollecitava la Rai, nelle more dell’approvazione del Regolamento, a trasmettere spot illustrativi e a dedicare, nelle trasmissioni di approfondimento e nei telegiornali e giornali radio, spazi di informazione sulla prossima consultazione referendaria’.
‘Nonostante queste sollecitazioni, l’impegno dell’azienda del servizio pubblico appare del tutto insoddisfacente. Unica eccezione, la trasmissione ‘Annozero’ dedicata al tema dell’energia nucleare. Inoltre, è scomparsa dai telegiornali e dall’informazione Rai ogni notizia riguardante gli sviluppi della tragedia giapponese, mentre nessun cenno è mai stato fatto ai referendum sull’acqua e sul legittimo impedimento’, aggiunge il leader dell’IdV.
‘Quanto agli spot per illustrare contenuti e modalità di voto, in ritardo di un mese rispetto alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei decreti di indizione dei referendum, la Rai si è decisa soltanto quattro giorni fa a mandarli in onda con incomprensibili e gravi limitazioni. Sono stati completamente ignorati i pareri formalmente espressi sul testo dai comitati promotori dei referendum sul nucleare, sul legittimo impedimento e dei due referendum sull’acqua. Infatti lo spot proposto dalla Rai risulta incomprensibile e burocratico ed è stata motivata questa non avvenuta modifica accampando un parere contrario del ministero dell’Interno di cui nessuno, però, ha fornito riscontro formale’. ‘A ciò va aggiunto che la Rai ha scelto di rendere quanto più marginali possibile i suddetti spot illustrativi: soltanto due al giorno, collocati, per di più, in orari di bassissimo ascolto. La Rai non può e non deve diventare strumento di parte, al servizio di quanti si stanno adoperando per far cadere un velo di silenzio sui referendum’.
‘Per queste ragioni – afferma Di Pietro - chiedo un’ immediata correzione di rotta che garantisca, nelle fasce di maggior ascolto e nei relativi notiziari televisivi e radiofonici, la messa in onda degli spot nelle trasmissioni di approfondimento e nelle tribune referendarie, al fine di garantire ai cittadini un’informazione ampia, pluralista e completa che finora è mancata’. ‘Ricordo che siamo di fronte ad obblighi di legge che, se inapplicati o aggirati, costringeranno l’Italia dei Valori a chiamare in causa, con il loro giudizio e con le loro sanzioni, tutte le sedi istituzionali preposte in Italia e in Europa alla tutela del diritto dei cittadini all’informazione’.
Pubblichiamo anche un commento di Baretton Ettore sul sito italiadeivalori.it con l’invito, a quelli che ci leggono, di diffondere, a loro volta, questi scritti, se condivisi, ovviamente!
Invio il testo di una email ricevuta oggi tramite il passaparola di amici.
Lascio a ciascuno di Voi che leggete questo commento, il compito di diffondere in qualsiasi modo possibile, se necessario anche passando di casa in casa, l'invito di andare a votare per i referendum: si tratta di fare valere i nostri diritti e di non soccombere alla dittatura che si sta instaurando in Italia..
Baretton Ettore
"Ciao a tutti, confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti .
Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio.
Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche.
Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.
E' arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum) , quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica.
Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.
Il referendum è evidentemente anche questo! (Mariachiara Alberton")
NOSTRO COMMENTO: fate girare a 360° questi articoli.