Sale l'inflazione, italiani a 'dieta' forzata (Fonte:IDV)
Martoriati dalle tasse, vessati dalle banche, condannati a stipendi tra più bassi d'Europa, minacciati dalla disoccupazione, e con la mannaia di ulteriori rincari per il prossimo aumento dell'Iva al 23% deciso dal governo Monti, gli italiani sono costretti a una dieta forzata.
Risale, infatti, l'inflazione (3,3% rispetto a gennaio) con il carrello della spesa ai massimi dal 2008. Sempre più cari generi alimentari, frutta e verdura. Famiglie in difficoltà.
Il tasso d'inflazione per il 2012, informa l'Istat, è pari all'1,9%. Quella calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende al 2,2% dal 2,3% di gennaio 2012. Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo sale al 2,3% (era +2,2% a gennaio).
A febbraio, gli aumenti più significativi riguardano gli alimentari non lavorati e i beni energetici non regolamentati (+1,7%). Quasi da record l'aumento dei prezzi dei vegetali freschi (+8,7% in termini congiunturali). Un apporto significativo deriva anche dall'aumento congiunturale dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+0,8%). I prezzi dei prodotti più richiesti dai consumatori subiscono forti rincari, aumentando dello 0,7% su base mensile e del 4,5% su base annua (+4,2% a gennaio). L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% sul mese precedente e del 3,4% su quello corrispondente del 2011.
A spingere in alto l'inflazione sui generi alimentari è il forte rincaro dei carburanti, con il prezzo della benzina salito del 18,6 per cento e quello del gasolio del 25,5.
Insomma, "nessuna tregua per le tasche degli italiani - denuncia Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione finanze -. Gli impietosi dati Istat certificano, ancora una volta, il rincaro del cosiddetto carrello della spesa, con un rialzo attuale superiore addirittura al tasso d'inflazione: questa situazione metterà presto a 'dieta' tante altre famiglie".
Per Lannutti "il Governo si comporta da irresponsabile, perché aumentare l'Iva al 23%, anche su beni di prima necessità, significa mettere un'altra tassa sui poveri. Se a questo si aggiunge l'aumento della benzina che si ripercuote anche sull'agricoltura e tiene quindi alti i prezzi dei prodotti alimentari, il delitto sulla povera gente è compiuto”.
Il senatore IdV ricorda che “il reddito degli italiani continua a perdere potere d'acquisto e di questo passo sarà impossibile rilanciare i consumi che sono alla base della ripresa economica. Il governo non può più limitarsi ad annunciare misure per sostenere le famiglie e per rilanciare la crescita, passi dalle parole ai fatti prima che sia troppo tardi. E' ora - conclude Lannutti - di far pagare il prezzo della crisi ai banchieri e a chi come Mastrapasqua colleziona ben 25 incarichi".
NOSTRO COMMENTO: Secondo me sono ben poche le speranze che l’Italia si possa riprendere. Finiremo peggio della Grecia. Con l’aggravante che Noi abbiamo Berlusconi alle spalle e tutti i suoi sodali che ci alitano addosso. Solo una rigenerazione immediata della attuale classe politica potrebbe tentare di salvarci con un richiamo immediato alla ’intelligentia” del Paese.